“Al nostro confratello Antonio César hanno strappato la vita, gliel’hanno tolta senza nessun motivo. Un uomo buono e un uomo di Dio che, come il Signore, è passato nella vita ‘facendo il Bene’, soprattutto nel suo amato popolo Africano. Antonio César aveva 72 anni, 55 di professione religiosa e 46 di ordinazione sacerdotale. Alcuni mesi fa lo avevamo incontrato in Burkina Faso, proprio nella sua comunità di Ouagadougou, dove era direttore e parroco”. Lo scrive don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei Salesiani, in una lettera ai confratelli e alla Famiglia salesiana per annunciare la morte di don Antonio César Fernández, missionario salesiano spagnolo colpito a morte in un agguato teso da assassini jihadisti, venerdì 15 febbraio, in Burkina Faso. “Antonio César si aggiunge a tanti altri martiri della Chiesa di oggi nel mondo”, prosegue don Artime: “Vi invito a chiedere al Padre che aiuti questa sua Umanità a mettere fine a queste escalation di violenza che fanno solo del male. E voglia il Buon Dio che il suo sangue, sparso in terra africana, sia seme di cristiani, seguaci fedeli di Gesù, e di giovani vocazioni al servizio del Regno”.