
Papa Francesco “ha concesso con benevolenza lo scioglimento di tutte le censure canoniche imposte” a padre Ernesto Cardenal, sacerdote nicaraguense oggi novantaquattrenne, dopo 35 anni durante i quali era stato sospeso dall’esercizio del ministero a causa della sua militanza politica. Ne dà notizia, attraverso un comunicato, il nunzio apostolico in Nicaragua, mons. Waldemar Stanislaw Sommertag. La nota specifica che il Papa ha accolto la richiesta, presentata di recente dall’interessato, di essere riammesso all’esercizio del ministero sacerdotale.
Ernesto Cardenal era stato ministro della Cultura e della Pubblica istruzione negli anni Ottanta, subito dopo la rivoluzione sandinista, in occasione della prima presidenza di Daniel Ortega. In quella veste accolse Giovanni Paolo II all’aeroporto di Managua e venne dal Papa pubblicamente redarguito, come attestano le immagini dell’epoca, per la sua scelta di militanza politica e di governo. Poco dopo arrivarono le sanzioni canoniche. Oggi padre Cardenal, che nel frattempo ha preso decisamente le distanze da Daniel Ortega, è malato ed è ricoverato in ospedale. Qualche giorno fa ha ricevuto la visita del vescovo ausiliare di Managua mons. Silvio José Báez.
Hoy visité en el hospital a mi amigo sacerdote, P. Ernesto Cardenal, con quien pude conversar unos minutos. Después de haber orado por él, me arrodillé ante su cama y le pedí su bendición como sacerdote de la Iglesia Católica, a lo cual accedió gozoso. ¡Gracias, Ernesto! pic.twitter.com/DlwPY6TVu1
— Silvio José Báez (@silviojbaez) February 15, 2019