Devotio 2019: Bologna, inaugurata la seconda edizione della fiera sui prodotti religiosi

Grande affluenza, ieri, alla giornata inaugurale di “Devotio 2019”, la seconda edizione della fiera sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, che si svolgerà fino a martedì 19 a BolognaFiere. I due padiglioni della fiera e gli stand dei 176 espositori sono stati affollati da un gran numero di operatori del settore, sacerdoti, religiosi e responsabili di parrocchie e comunità. Gli organizzatori segnalano “l’interesse per le produzioni tradizionali, come quelle relative alle ostie, ai rosari, agli oggetti per il culto e ai paramenti sacri, ma anche per i prodotti più tecnologici, come i confessionali di ultima generazione e i sistemi di trasmissione via internet delle celebrazioni”. “Devotio 2019” è stata inaugurata da don Pietro Scotti, vicario episcopale per l’Evangelizzazione della diocesi di Bologna, e da mons. Roberto Macciantelli, presidente della Fondazione Lercaro di Bologna, assieme all’organizzatrice della fiera Valentina Zattini e all’artista iraniana Saba Masoumian. La prima giornata ha visto anche l’avvio del programma culturale della manifestazione, che affronterà il tema “Liturgia e accoglienza. Rendere accessibile l’inaccessibile”. Ieri, al primo incontro, dal titolo “Le braccia aperte del Crocifisso”, ha partecipato il vescovo di Imola e segretario della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna, mons. Tommaso Ghirelli. “Le braccia spalancate del Cristo, che non possono più stringersi, fanno pensare al valore universale del suo sacrificio”, ha sottolineato mons. Ghirelli. “Un secondo significato è contenuto nelle braccia distese del crocefisso: è un richiamo alla preghiera di intercessione, di offerta, di supplica”. A “Devotio 2019” è possibile anche visitare due mostre. La prima è intitolata “La bellezza del Crocifisso”: esposte 6 opere del XIX secolo provenienti dalla Raccolta Lercaro e un crocifisso in argento del XVIII secolo, oltre a due lavori realizzati da giovani artisti, il genovese Luca Pianella e l’iraniana Masoumian. La seconda mostra, sul tema “Liturgia e accoglienza”, vedrà invece la proiezione di fotografie realizzate da Giorgio Barrera, che permettono di “entrare” nella relazione comunitaria tra il sacerdote e la comunità.

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