Intervista

Papa ad Abu Dhabi: mons. Pizzaballa, “cambiato radicalmente i rapporti tra cristiani e musulmani”

“La storia dei cristiani in Terra Santa e anche in Europa è stata una storia di conflitti tra le diverse confessioni. Ma alla fine, questi furono conflitti di potere, non di fede. Le grandi tensioni oggi sono più all’interno della Chiesa ortodossa, non tra i cattolici. Come cattolici, il nostro compito è quello di coltivare e migliorare i rapporti con le altre Chiese”. Ad affermarlo mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme in una intervista rilasciata lo scorso 11 febbraio alla radio tedesca Domradio.de e diffusa oggi dal Patriarcato latino di Gerusalemme. Parlando del ruolo dei cattolici in Terra Santa, l’arcivescovo ha dichiarato che “le relazioni sono notevolmente migliorate nell’ultimo decennio, soprattutto dopo la guerra in Siria. Penso che sia piuttosto ridicolo e antiquato, per esempio, discutere di luoghi, tempi di preghiera e Status Quo qui, mentre i cristiani vengono uccisi in Siria o in Iraq per il semplice fatto di indossare una croce”. Mons. Pizzaballa ha poi definito “storica” la recente visita del Papa ad Abu Dhabi: “questa visita è stata molto importante. Mentre per noi cattolici è una delle tante visite del Papa, in Medio Oriente è considerata qualcosa di storico perché si è svolta vicino al cuore del mondo islamico. I musulmani considerano il Papa una persona molto importante per i cristiani, quindi il fatto che vi si sia recato e abbia parlato della necessità della fraternità umana ha avuto un impatto molto forte sull’intera società islamica e sulla mentalità della gente in Medio Oriente. Inoltre, la dichiarazione che ha firmato con l’imam di Al-Azhar è stata molto importante perché quest’ultimo rappresenta un’autorità molto influente nel mondo islamico. Penso che questa visita sia stata estremamente necessaria e che abbia cambiato radicalmente i rapporti tra cristiani e musulmani”.