Lutto

Adriano Ossicini: Roma, spento al Fatebenefratelli uno dei protagonisti del “morbo K” con il quale salvò molti ebrei dai nazisti

Si è spento oggi al Fatebenefratelli Isola-Tiberina di Roma, il medico Adriano Ossicini, uno dei protagonisti del “Morbo K”, sempre ricordato per l’alto valore umano e professionale dimostrato nel dare rifugio a numerosi ebrei romani durante la persecuzione nazista, proprio nell’ospedale in cui ha speso i suoi ultimi giorni. A darne notizia è un comunicato del nosocomio nel quale Ossicini fu allievo e stretto collaboratore dell’allora primario, Giovanni Borromeo, che sostenuto dal priore dell’epoca, fra Maurizio Bialek, inventò la pericolosa malattia che riuscì ad allontanare l’esercito nazista dal reparto d’isolamento (la sigla K sta infatti per l’ufficiale tedesco Kappler o il Generale Kesserling), dopo la retata del 16 ottobre 1943. Ossicini, nato a Roma nel 1920, psichiatra e politico italiano, ex-partigiano, è stato per lunghi anni parlamentare, ha ricoperto gli incarichi di vicepresidente del Senato e di ministro per la Famiglia e la solidarietà sociale nel Governo Dini. Era ricoverato da diversi giorni per le conseguenze di una caduta: il decesso è avvenuto nelle prime ore del mattino. Era l’unico dei medici del nosocomio di quegli anni ancora in vita. “Attraverso i suoi scritti e le sue testimonianze – si legge ancora nel comunicato –, Ossicini ha ricordato fino agli ultimi giorni della sua vita, anche a parenti e ad amici che venivano a trovarlo dopo il ricovero, quegli anni di resistenza, il suo periodo giovanile con il professor Borromeo e gli episodi accaduti nell’ospedale che lo ha accompagnato negli ultimi istanti. Ricordando questa storia si vuole rendere omaggio al medico e a tutti coloro che con quotidiana devozione e straordinario coraggio rischiarono la vita: una storia straordinaria di accoglienza che rappresenta nella forma più alta la filosofia e la tradizione di ospitalità di questo Ospedale, ‘Casa di Vita’, e dell’Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli”. La camera ardente è allestita in Senato a partire dalle 16 di oggi e fino alle 20 di sabato.