Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Alitalia, Di Maio oggi incontra azienda e sindacati. Spagna, verso elezioni anticipate. Francia, in uscita film sul caso Preynat-Barbarin

Alitalia: ok alla trattativa con Delta e EasyJet. Di Maio oggi incontra azienda e sindacati

La trattativa di Alitalia si stringe su Delta Airline ed EasyJet. E potrà contare su una partecipazione del governo che, attraverso il ministero dell’Economia, si dice pronto ad essere parte attiva nella costituzione della nuova compagnia “a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea”. Il dossier Alitalia fa così due passi avanti. A Palazzo Chigi un vertice tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice presidente Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria accende il disco verde all’ingresso dello Stato. Delle trattativa si parlerà oggi anche nel confronto che il vice-premier Luigi Di Maio avrà con i sindacati sull’ex compagnia di bandiera, un tavolo al quale i rappresentanti dei lavoratori si presenteranno agguerriti, con i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Carmelo Barbagallo.

Roma: rissa tifosi, tre accoltellati

Maxi rissa ieri sera nel rione Monti, al centro di Roma. Tre al momento le persone soccorse e trasportate in ospedale con ferite d’arma da taglio. Si tratta di due spagnoli, presumibilmente tifosi del Siviglia, e di un americano. Il più grave è uno spagnolo trasportato in ospedale in codice rosso. Sul posto la polizia. Si ipotizza una rissa tra tifosi. Oggi allo stadio Olimpico è in programma la partita di Europa League Lazio-Siviglia.

Dia: le mafie puntano sui giovani, “sono linfa vitale”

Le mafie traggono la “linfa vitale” necessaria a rigenerarsi “in soggetti sempre più giovani, impiegati in professioni poco qualificate o senza occupazione”. Lo scrive la Direzione investigativa antimafia (Dia) nella Relazione sull’attività del primo semestre 2018 consegnata al Parlamento sottolineando che, se da un lato le organizzazioni investono sempre di più su “imprenditori e liberi professionisti”, dall’altro puntano ad arruolare “operai comuni” e soggetti “in attesa di occupazione” nella fascia più giovane, quella tra i 18 e i 40 anni.

Spagna: verso elezioni anticipate. Governo cade sulla Finanziaria

La Spagna si prepara a nuove elezioni, dopo che il Parlamento ha bocciato la legge Finanziaria, con i voti dei partiti di centro destra, Ciudadanos e degli indipendentisti catalani. L’esito del voto è stato senza appello, 191 i sì su 350: Pedro Sànchez sapeva che solo un miracolo poteva salvarlo. Dallo scorso giugno, il leader socialista guida un governo di minoranza, con soli 84 deputati sostenuto da una compagine di forze e interessi politici diversi. Gridano vittoria i popolari che sono stati scalzati dal governo, lo scorso giugno con una mozione di sfiducia presentata proprio dai socialisti.

Belgio: sciopero generale, il Paese si ferma

Lo sciopero generale ha paralizzato il Belgio. Mercoledì i sindacati hanno incrociato le braccia; trasporto, scuole, amministrazione pubblica si sono fermati. I dipendenti chiedono una migliore retribuzione, una migliore età pensionabile e migliori condizioni di lavoro. La mobilitazione in Belgio si inserisce in un contesto di malcontento, tuttavia quegli stessi slogan trovano eco in altri Stati membri. La protesta sociale attraversa tutta l’Ue anche se le richieste variano da Paese a Paese.

Pedofilia: presentato a Lione “Grâce à Dieu”, film sul caso Preynat-Barbarin

Alexandre, un banchiere che vive a Lione con la moglie e 5 figli, scopre a 40 anni che il sacerdote che lo abusava da bambino lavora ancora con i giovani. I ricordi repressi si risvegliano, ma Alexandre trova finalmente il coraggio di agire. Insieme ad altre vittime fonda l’organizzazione “La Parole Libérée” (in italiano: “la parola liberata”) cominciando a denunciare abusi e omertà. È questa la trama del film “Grâce à Dieu”, di Francois Ozon, ispirato al caso Preynat-Barbarin, caso di abusi sessuali ai danni di minori commessi nella diocesi di Lione e presuntamente coperto dalle alte sfere cattoliche, come l’accusa cerca di stabilire nel dibattimento in corso in Tribunale. Intanto, dal film alla realtà, il cardinale Barbarin attende insieme ad altri 5 imputati, il verdetto del Tribunale che dovrà stabilire se abbia o meno coperto gli abusi sessuali del sacerdote suo sottoposto. La sua difesa vorrebbe posticipare l’uscita del film in sala, prevista per il 20 febbraio, a dopo il verdetto, il 7 marzo.