Crisi

Haiti: vescovi, “il Paese è sull’orlo dell’abisso”

“L’ora è seria, aumenta la miseria, il bene comune è minacciato. Il Paese è sull’orlo dell’abisso! Tale situazione non può protrarsi ulteriormente”. La presa di posizione è della Conferenza episcopale haitiana, che prende posizione sulle proteste contro il presidente Jovenel Moïse, che nell’ultima settimana hanno causato almeno sette vittime, ma anche sulla complessiva situazione di violenza che si vive nel Paese. “Il momento è preoccupante – riflettono i vescovi – poiché c’è violenza contro la vita. Deploriamo le perdite di vite umane e di proprietà registrate di recente nelle manifestazioni. Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà alle vittime e ai loro parenti”. I vescovi si affidano alla “coscienza dei cittadini dei diversi partiti per una decisione patriottica”: “Dobbiamo trovare una soluzione saggia, che tenga conto dei migliori interessi della nazione e della difesa del bene comune. In questo senso, facciamo appello alla coscienza dei cittadini delle varie parti politiche per una decisione patriottica, anche se costerà grandi sacrifici”. I manifestanti accusano il governo di non aver voluto indagare su gravi sospetti di corruzione del precedente governo. Ma alla base della protesta c’è la situazione di grande povertà e violenza vissuta dalla maggioranza degli abitanti del Paese caraibico.