Documento

Comece: messaggio su elezioni europee. “Ogni voto conta”. Serve “una nuova narrativa di speranza”

(Bruxelles) È da “più di duemila anni” che la Chiesa cattolica “partecipa alla costruzione europea”, in particolare “con la sua Dottrina sociale”. E quindi, i vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) si rivolgono ai cittadini europei in questa fase che precede le elezioni per il rinnovo del Parlamento, a maggio. Se “l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona ha aperto un ampio ventaglio di nuove possibilità”, dieci anni fa, oggi sembra dominare un “atteggiamento meno ottimistico”. Per questo sono necessarie “scelte politiche” che portino a “una rinnovata fratellanza” e “rilancino il progetto europeo”. Fondamentale è che “i credenti e tutte le persone di buona volontà” vadano a votare, “senza cadere nella tentazione di uno sguardo ripiegato” e che “esercitino i loro diritti guardando alla costruzione dell’Europa”. Se le persone manifesteranno le proprie opinioni politiche “potranno orientare l’Unione”, che “non è perfetta”, là dove vogliono che vada. Oggi serve “una nuova narrativa di speranza che coinvolga i cittadini in progetti percepiti come più inclusivi e più al servizio del bene comune”, indicano i vescovi. Occorre quindi il voto innanzitutto, perché “ogni voto conta” nello scegliere persone che da maggio in poi “rappresenteranno le nostre opinioni politiche”. E poi occorrerà che, dopo le elezioni, i cittadini “in modo democratico monitorino e accompagnino il processo politico”.