Convegno

Salute: Scienza & Vita, convegno oggi a Roma sulle sofferenze dei più piccoli

“Dare voce” ai bambini – in particolare ai neonati – che versano in condizioni cliniche caratterizzate da intenso dolore e sofferenza. Con questo obiettivo è stato promosso oggi a Roma dall’associazione Scienza & Vita il convegno dal titolo “Quando il dolore è la voce del bambino”. L’appuntamento nasce dalla considerazione che – nel dibattito sulle leggi riguardanti il fine-vita – non si prende in seria considerazione la situazione di quei minori in età pediatrica, spesso incapaci di esprimersi. La condizione di questi piccoli pazienti, non in grado comunicare compiutamente, evidenzia infatti quanto sia rischioso nei loro confronti assumere decisioni cliniche affrettate o, talvolta, dettate da un malinteso sentimentalismo, mentre invece la medicina odierna offre validi strumenti per comprendere più oggettivamente cosa il minore in età pediatrica stia effettivamente percependo. Ad esempio, interpretando e traducendo con strumenti tecnici all’avanguardia il suo pianto e le sue espressioni di dolore, per comprendere se e quando il bambino ci sta comunicando di percepire una condizione di forte ed incoercibile stress. Carlo Bellieni, neonatologo (e vicepresidente nazionale di Scienza & Vita) ha illustrato gli ultimi progressi in questo campo della medicina, proponendo al tempo stesso di adottare con neonati e bimbi molto piccoli un principio di valutazione del dolore su basi tecniche, per valutare l’eventuale configurarsi di un reale “accanimento terapeutico” nei loro confronti. Alberto Villani, primario di pediatria dell’ospedale Bambin Gesù, ha spiegato l’applicazione pratica di tale principio nella clinica ospedaliera quotidiana, mentre Maria Teresa Iannone, responsabile del servizio di bioetica del Fatebenefratelli, si è soffermata sull’analisi etica di questa proposta, mostrando anche come questo si possa inserire nel dibattito legislativo e bioetico attualmente in atto.