Ricerca scientifica

Cellule staminali: Univ. Cattolica e Gemelli, con quelle perinatali parte progetto internazionale nell’ambito di Horizon 2020

Ricerca preclinica e clinica con le cellule staminali che si isolano da tessuti come placenta e amnios: l’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Irccs danno “sprint” al settore dalle promettenti applicazioni terapeutiche. È partito un progetto internazionale coordinato dalla Cattolica nell’ambito del programma “Horizon 2020”: sotto i riflettori la cura di tantissime malattie con staminali, dalla fibrosi polmonare alla sclerosi multipla.  E grazie alle staminali prelevate alla nascita il progetto di ampio respiro consentirà innanzitutto di analizzare tutta la ricerca preclinica svolta a livello internazionale e così gettare le basi per una traslazione clinica condivisa tra più centri in pazienti con gravi patologie tra cui sclerosi multipla, morbo di Crohn, artrite reumatoide, la malattia acuta da rigetto e la fibrosi polmonare. Si tratta di “International Network for Translating Research on Perinatal Derivatives into Therapeutic Approaches (Sprint)” (Rete Internazionale per la Traslazione Clinica di Cellule Staminali Perinatali e loro Derivati) (2018-2022), coordinato da Ornella Parolini, ordinario di Biologia applicata e direttore del Centro di ricerca di medicina rigenerativa della Cattolica, nell’ambito del programma Cost (Cooperation in Science and Technology), finanziato dal Programma “Horizon 2020”.  Esperti di oltre 30 Paesi del mondo (24 Paesi europei + 7 extra-europei: Ucraina, Israele, Stati Uniti, Cina, India, Iran, Giappone, Arabia Saudita) per migliorare sia la comprensione di base, sia il potenziale di traslazione clinica delle cellule perinatali e loro derivati. Le cellule perinatali su cui il progetto focalizza l’attenzione sono quelle presenti nei tessuti placentari sia di derivazione fetale (membrane fetali amnios e corion, “gelatina di Wharton”, liquido amniotico), sia materna (decidua).