Video-reportage

Crollo diga Brasile: frei Peret, “accertare la colpa di questo crimine”

“Non si può restare con luoghi che dipendono dalle miniere. Questo è il grande problema: l’organizzazione della gente e poi tutta un’indagine per rifare le licenze, accertare la colpa di questo crimine e discutere la responsabilità delle autorità”. Lo dice frei Rodrigo Peret, francescano e membro del direttivo della rete continentale latinoamericana Iglesias y Minería, che affronta la questione delle miniere, in un video-reportage al Sir. Il frate traccia la situazione dopo il crollo della diga nei pressi di Belo Horizonte. Il bilancio aggiornato della tragedia è di 165 vittime accertate (160 sono state identificate) e di 155 dispersi, rimasti sotto il fango e non ancora trovati nel corso delle lunghissime operazioni di ricerca.

https://www.youtube.com/watch?v=gGyOOxJbeFk

“Siamo in una piccola proprietà di contadini che hanno perso tutto. C’è qui un orto comunitario che dava loro sostegno. Ora è tutto distrutto – spiega -. C’è il fango che è venuto dalla diga che si è rotta. La profondità è di 10 metri. Un piccolo fiumiciattolo che passava”. Riflettendo su quali sono i problemi, frei Peret spiega che “il primo è che è tutta una situazione che dipende dalle miniere di ferro e poi una presenza molto grande di compagnie”. L’altro aspetto sottolineato è “l’organizzazione di tutta la regione contro la compagnia reticente, perché è la seconda volta che succede in tre anni un disastro così” in modo da “vedere come possiamo lottare per i diritti e ripensare il modello minerario e il modello di sviluppo della regione”.