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Corruzione: Transparency International Italia, “152 segnalazioni di illeciti nel 2018. In Campania il maggior numero di casi”

Sono 152 le segnalazioni di corruzione ricevute nel 2018 da Transparency International Italia attraverso la piattaforma “Alac”, canale che dal 2014 offre a tutti i cittadini la possibilità di ricevere assistenza qualora vengano a conoscenza di illeciti o comportamenti contrari all’interesse pubblico. Dal suo avvio, sono state 618 le segnalazioni ricevute. Sono alcuni dei dati illustrati nel report 2018 “A voce alta” pubblicato oggi da Transparency International Italia.
“Il 2018 è stato un anno di svolta perché è stato il primo da quando è entrata in vigore la nuova legge a tutela di chi segnala casi di corruzione all’interno del proprio ente, i whistleblower”, ha dichiarato Giorgio Fraschini, esperto di whistleblowing di Transparency International Italia e responsabile della piattaforma “Alac”. “Nonostante la nuova legge che introduce importanti tutele ed il canale informatico per ricevere le segnalazioni recentemente attivato dall’Autorità nazionale anticorruzione – aggiunge – i dubbi dei semplici cittadini sul come e a chi rivolgersi sono ancora tanti”.
Secondo i dati contenuti nel report, la Campania è la Regione da cui arriva il maggior numero di segnalazioni (24) seguita da Lazio (21) e Lombardia (16). Tra le province spiccano Roma, con 18 casi, Napoli (13), Torino e Cagliari, entrambe con 9. Il segnalante “tipo” è uomo (nel 40% dei casi) di età compresa tra i 40 e 54 anni. Nel 66% dei casi è testimone e solo per il restante 34% è vittima del caso che segnala.
Transparency International Italia rileva poi che “la fiducia rispetto alla tutela della propria identità non è ancora piena: il 55% di chi segnala preferisce restare anonimo, anche se la percentuale è in netto calo rispetto al 2017 (61%)”.
Tra le tipologie di illecito più frequenti dominano i casi di favoritismo e clientelismo (41 su 152), seguiti da frodi e violazioni contabili (34 segnalazioni) e abuso di posizione pubblica (14). La sanità si conferma tra i settori più critici con 34 segnalazioni, seguita dalla pubblica amministrazione (24) e dal settore dell’educazione (11), in cui si evidenziano soprattutto casi di assenteismo nelle scuole e di anomalie nelle nomine universitarie.