Infanzia: Unicef, 59 milioni di bambini a rischio. Appello record, “servono 4,2 miliardi di dollari nel 2020”

Kadidia Daou, 7, Fatoumata Daou, 6, Fanta Daou, 4, Baba Daou, 3, were all victims of measles in February 2019. Thanks to the rapid case management of the Sofara community health center and UNICEF support, the children are all healed now. Mopti, March 2019. Mamadou Kassé, 29, is community health worker in Mali's increasingly volatile central region of Mopti, where fear, insecurity and a partial ban on traveling by motorcycle between towns have all significantly limited women’s access to health centers. Mopti is among the regions of Mali with the lowest levels of vaccination of children - only 37% of children here are fully vaccinated. But the spike in insecurity in the past year has hampered vaccination of children even more severely: in 2017, UNICEF and partners recorded 16,500 children who did not receive their dose of the Penta3 vaccine, whereas in 2018, this number more than quadrupled - to over 70,000 children not vaccinated with Penta3. Even before the spread of insecurity, accessing healthcare was already a challenge for many mothers in Mopti: one in four households is more than 15km away from the nearest health center, and there is only one qualified doctor per every 18,000 people in Mopti - far below WHO's recommended standards. Faced with these challenges, UNICEF and partners are bringing healthcare as close to children’s homes as possible - leveraging both innovations and traditional means to bringing critical healthcare services to the children most in need. Since 2018, UNICEF has been using donkey and horse carts to bring vaccines directly to isolated children in the famous but increasingly insecure area of Djenne. Vaccinators like Mamadou travel by donkey cart for up to 8 hours to reach the families the most in need.

L’Unicef ha lanciato oggi il suo appello di emergenza di 4,2 miliardi di dollari per il 2020 per raggiungere 59 milioni di bambini con aiuti salvavita in 64 Paesi nel mondo. È il più grande appello ai donatori mai fatto, superiore di 3,5 volte rispetto ai fondi richiesti nel 2010. “Oggi il numero di bambini che hanno bisogno di assistenza, da quando ne teniamo traccia, è il più grande di sempre: 1 bambino su 4 vive in Paesi colpiti da conflitto o disastro”, ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale Unicef. “Un numero storico di bambini costretti a lasciare le proprie case necessita urgentemente di protezione e supporto. I conflitti restano le cause principali, oltre a fame, malattie infettive ed eventi metereologici estremi legati al cambiamento climatico, che costringono altri milioni di persone a cercare aiuti salvavita”. I 5 più ampi appelli sono per i rifugiati siriani e le comunità ospitanti in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Turchia (864,1 milioni di dollari), Yemen (535 milioni di dollari), Siria (294,8 milioni di dollari), Repubblica Democratica del Congo (262,7 milioni di dollari) e Sud Sudan (180,5 milioni di dollari).  Nel 2020 l’UNICEF intende curare da malnutrizione acuta grave 5,1 milioni di bambini; vaccinare contro il morbillo 8,5 milioni di bambini; fornire accesso ad acqua potabile, per uso domestico e per l’igiene personale a 28,4 milioni di persone; assicurare accesso a supporto per la salute mentale e psicosociale a 4,5 milioni di bambini e alle persone che se ne prendono cura; fornire accesso a interventi di risposta, prevenzione o contenimento dei rischi legati alla violenza di genere per 1,4 milioni di bambini e donne; fornire accesso all’istruzione formale e non formale, compresi programmi di istruzione per i bambini molto piccoli, per 10,2 milioni di bambini; raggiungere con assistenza in denaro 1,7 milioni di persone; coinvolgere attraverso progetti di sensibilizzazione per lo sviluppo/partecipazione delle comunità 49 milioni di bambini e adulti a rischio. Nel 2019, i fondi flessibili hanno consentito all’Unicef di rispondere a un consistente aumento di insicurezza e sfollamento in Burkina Faso e Mali, due Paesi per i quali gli appelli di emergenza erano stati finanziati per meno di un quinto. Nei primi 8 mesi del 2019, l’Unicef e i suoi partner hanno raggiunto circa 51 milioni di persone, compresi 29 milioni di bambini.

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