Sparatoria in New Jersey: card. Tobin (Newark), “preghiere per le vittime e l’ufficiale di polizia caduto”

(da New York) “Non ci sono parole per descrivere adeguatamente gli eventi orribili e tragici di Jersey City oggi pomeriggio”. Lo ha dichiarato il card. Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, commentando la sparatoria che per ore ha tenuto sotto scacco un quartiere della città della sua diocesi. Due uomini armati hanno fatto fuoco contro un agente di polizia, che li aveva pedinati dentro il cimitero insospettivo dalle loro armi. I due poi hanno fatto irruzione in una bottega alimentare ebraica e hanno sparato a tre clienti e ferito due poliziotti che hanno cercato di bloccarli. Nel tardo pomeriggio, la polizia ha fatto irruzione nel negozio e ha trovato cinque cadaveri, due dei quali potrebbero essere quelli dei sospetti. “Le nostre preghiere vanno alle vittime uccise, all’ufficiale di polizia caduto in servizio e alle loro famiglie”, ha continuato Tobin che ha ringraziato i primi soccorritori “per i loro altruistici atti di coraggio nel proteggere le persone durante questo terrificante evento”. La sparatoria si è svolta in un quartiere dove sorgono parecchie e scuole, e gli studenti sono rimasti barricati negli edifici fino al cessate il fuoco. “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno agli uomini e alle donne del dipartimento di polizia di Jersey City, in particolare agli ufficiali feriti, ai residenti e agli studenti”, ha risposto in un tweet il governatore del New Jersey, Phil Murphy, mentre le forze dell’ordine continuano ad indagare sulle ragioni di tale violenza. Anche se la sparatoria è avvenuta in un negozio ebraico, frequentato da ebrei ortodossi, al momento non ci sono indizi che conducano alla possibilità di un attacco antisemita e razzista.

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