Protezione civile

Terremoto Centro Italia: Dpc, “rispettati tempi utilizzo fondo Ue per gestione emergenza”

Il Dipartimento della Protezione Civile (Dpc) ha trasmesso a Bruxelles la relazione conclusiva sull’impiego del contributo di 1.196.797.579 euro del Fondo di Solidarietà dell’Ue (Fsue), concesso, su richiesta dell’Italia, a seguito degli eventi sismici che, dal 24 agosto 2016 al 18 gennaio 2017, hanno interessato le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Lo stanziamento, che testimonia la grande attenzione dell’Ue e l’importanza della solidarietà tra Stati – si legge in una nota del Dpc – è il più alto mai concesso nell’ambito del Fondo di Solidarietà dell’Ue, istituito nel 2002 per integrare gli sforzi degli Stati membri dell’Unione colpiti da eventi calamitosi. Il contributo “è stato erogato in due tranche, la prima di 30 milioni di euro, a titolo di anticipo il 9 dicembre 2016, mentre il saldo è stato trasferito il 6 novembre 2017”. In ottemperanza al Regolamento (Ce) n.2012/2002, “lo stanziamento erogato dalla Commissione all’Italia è stato utilizzato entro il periodo di diciotto mesi a decorrere dal 6 novembre 2017, data di erogazione dell’importo complessivo. Le risorse finanziarie rese disponibili dall’Ue, ad integrazione dei 2.187.081.660 euro messi a disposizione dallo Stato italiano per la gestione emergenziale, sono state impiegate per le attività di assistenza e soccorso alla popolazione, di ripristino dei servizi pubblici essenziali, della messa in sicurezza delle infrastrutture e realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione del rischio per la tutela della pubblica e privata incolumità”. Nello specifico, il contributo del Fsue, così come rendicontato dal Dipartimento della Protezione Civile, è stato ripartito tra i quattro capitoli di spesa eleggibili: “Il 26,45% dell’importo complessivo, pari a 316.552.960 euro, è stato impiegato per il ripristino della funzionalità delle infrastrutture, dei trasporti, della rete stradale, per la riparazione di edifici scolastici danneggiati e per la realizzazione di strutture temporanee. Il 48,66%, pari a 582.361.702 euro, è stato invece destinato al soccorso e all’assistenza alloggiativa: contributi di autonoma sistemazione (Cas), soluzioni abitative di emergenze (Sae), moduli abitativi provvisori rurali emergenziali (Mapre), container a uso abitativo e/o ufficio e residenze alternative negli alberghi. Alla messa in sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio culturale è stato invece destinato il 17,46% pari a 208.960.857 euro, mentre alle attività di ripulitura delle zone danneggiate, inclusi gli oneri per la gestione delle macerie, è stato assegnato il 7,43% del Fondo, pari a 88.922.060 euro.