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Rifiuti urbani: Rapporto Ispra, “cresce il costo della differenziata e al Centro si paga di più”

“Cresce il costo della differenziata: +3,46 euro l’anno per abitante e al Centro si paga di più (208,05). Nel 2018, il costo medio nazionale annuo pro capite è pari a 174,65 euro/abitante per anno (nel 2017 era 171,19). La cifra è la somma di varie componenti: 56,17 euro/abitante per anno per la raccolta indifferenziata, 53,60 per la differenziata, 21,41 per spazzamento e lavaggio delle strade, 35,57 per i costi comuni e, infine, 7,89 euro/abitante per anno per i costi di remunerazione del capitale”. Lo evidenzia il Rapporto dell’Ispra sui “Rifiuti urbani” edizione 2019, presentato oggi a Roma.
“Al Centro i costi più elevati (208,05 euro/abitante per anno), segue il Sud con 186,26 euro/abitante per anno. Al Nord il costo è pari a 154,47 euro/abitante per anno”, rileva l’Ispra.
Confermato anche per il 2018 quanto l’Ispra va osservando da alcuni anni sul “Pay-As-You-Throw”, il sistema di tariffazione puntuale applicato dai diversi comuni italiani: “Grazie ad uno studio condotto su un campione di 593 comuni, con una popolazione di 4 milioni di abitanti, si osserva che il costo totale medio pro-capite a carico del cittadino è inferiore rispetto ai comuni a Tari normalizzata. Il dato medio nazionale del Pay-As-You-Throw si attesta a 157,79 euro/abitante per anno. A Trento, unica città capoluogo di regione del campione ad adottare il sistema di tariffazione puntuale fa registrare, per l’anno 2018, uno dei costi pro capite più bassi, attestandosi a 153,67 euro/abitante per anno, con un livello di raccolta differenziata pari al 81,5%”.