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Rifiuti urbani: Rapporto Ispra, “+2,6% per la raccolta differenziata a livello nazionale nel 2018 rispetto all’anno precedente”. “Salto significativo al Sud”

“Anche per la raccolta differenziata si registra un trend di crescita nel 2018 con un +2,6 punti percentuali a livello nazionale rispetto all’anno precedente, raggiungendo così il 58,1%”. È uno dei dati che emergono dal Rapporto dell’Ispra sui “Rifiuti urbani” edizione 2019, contenente gli ultimi dati disponibili a livello nazionale relativi al 2018, presentato oggi a Roma. “Nell’ultimo decennio la percentuale è aumentata di quasi 25 punti percentuali, passando dal 35,3% al 58,1%. In termini quantitativi da circa 9,9 milioni di tonnellate a 17,5 milioni di tonnellate”, evidenzia il Rapporto.
In particolare, “un salto significativo si rileva al Sud con un aumento della percentuale di raccolta di 4,2 punti nel 2018, in particolare in Sicilia (+7,8 punti) e in Molise (+7,7 punti), seguite dalla Calabria (+ 5,6) e dalla Puglia (+5). Un miglioramento importante, anche se non fa spostare le quattro regioni dalle ultime posizioni a livello nazionale”.
Sono “7 le regioni italiane che superano l’obiettivo del 65% di differenziata fissato, al 2012, dalla normativa: Veneto (73,8%), Trentino Alto Adige (72,5%), Lombardia (70,7%), Marche (68,6%), Emilia Romagna (67,3%), Sardegna (67%) e Friuli Venezia Giulia (66,6%)”. Tra queste regioni, quelle che fanno registrare i maggiori incrementi delle percentuali di raccolta sono, nell’ordine, “le Marche, la Sardegna e l’Emilia Romagna”.
Percentuali ancora più alte di differenziata si registrano a livello provinciale: a Treviso, che si attesta all’87,3%, seguita da Mantova (87,2%), Belluno (83,4%) e Pordenone (81,6%). Significativa la crescita in Sicilia di Siracusa: quasi 11 punti in più di differenziata (dal 15,3% del 2017 al 26,2% del 2018) e Messina (dal 20,8% del 2017 al 28,7%). In Calabria cresce Crotone (27,3%, a fronte del 22,9% del 2017).