Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Mattarella al Sermig, Giornata diritti umani, rifiuti urbani, Eurobarometro, presepe in gabbia in California, Colombia, doping in Russia

55° Sermig: Mattarella, “qui si lavora per la pace”. “Le paure sono contagiose ma anche la pace e la bontà lo sono”

“Il significato del Sermig non è soltanto quello di aver trasformato, come sovente abbiamo detto in tanti, un luogo di guerra in un luogo di pace, ma è molto di più. Perché arsenale è un nome che evoca lavoro che si spiega per uno scopo, e qui si lavora per la pace”. È il tributo offerto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Arsenale della pace di Torino in occasione della visita al Sermig (Servizio missionari giovani) nel 55° anniversario della fondazione. (clicca qui)

Diritti umani: Borrell (Ue), troppe violazioni nel mondo. Unione europea “sostenitore del sistema multilaterale”

(Bruxelles) “Quest’anno celebriamo il 10° anniversario della Carta dei diritti fondamentali e il 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Tuttavia, questi diritti continuano a essere messi in discussione in varie parti del mondo. In particolare, bambini e giovani continuano a essere le principali vittime di violazioni dei diritti umani. Sono costretti a cercare rifugio, reclutati come soldati, forzati al lavoro minorile o separati dalle loro famiglie contro la loro volontà”. Lo afferma Josep Borrell, alto rappresentante Ue per la politica estera, in occasione della Giornata dei diritti umani.  (clicca qui)

Rifiuti urbani: Rapporto Ispra, “nel 2018 la produzione nazionale è aumentata del 2% rispetto al 2017”. “Mezza tonnellata per abitante l’anno scorso”

“Dopo sei anni di decrescita, sotto 30 milioni di tonnellate, nel 2018 la produzione nazionale dei rifiuti urbani torna a superare tale cifra e si attesta a quasi 30,2 con un aumento del 2% rispetto al 2017. La crescita è ancora maggiore se si guarda al dato pro capite: +2,2%, che in termini di quantità è pari a poco meno di 500 chilogrammi per abitante”. L’aumento dei rifiuti urbani da gestire nel 2018 è il dato saliente del Rapporto dell’Ispra sui “Rifiuti urbani” edizione 2019, contenente gli ultimi dati disponibili a livello nazionale relativi al 2018, presentato oggi a Roma. “I valori più alti di produzione pro capite – rivela il Rapporto – si osservano al Centro, con 548 chilogrammi per abitante, con un aumento di oltre 10 kg per abitante rispetto al 2017″. (clicca qui)

Eurobarometro: sondaggio, 6 europei su 10 favorevoli all’Unione. Sì dagli irlandesi, contrari gli inglesi, italiani “freddi”

(Bruxelles) Quasi sei europei su dieci (59%) si dichiarano favorevoli all’appartenenza del proprio Paese all’Ue. Lo dice un sondaggio Eurobarometro sulle priorità dei cittadini per l’Ue e il Parlamento europeo pubblicato oggi. La percentuale è cresciuta dal 2011 al 2018 da quando si è assestato su livelli così elevati, con la consueta forbice: il favore è all’81% in Irlanda e Lussemburgo, al 42% nel Regno Unito. Il sostegno all’Ue è cresciuto in Francia di 6 punti (58%), in Grecia di 5 punti (47%), in Lettonia di 4 punti (59%). Il sostegno però è diminuito in Lituania (-8 punti percentuali), nel Regno Unito (-7 punti), in Polonia e a Cipro (-5 punti).  (clicca qui)

Presepe: in California la Sacra Famiglia è in gabbia. La rappresentazione della chiesa metodista

(da New York) Un presepe in gabbia, con le statue di Giuseppe, Maria e Gesù bambino rinchiuse in una cella di metallo simile a quella dei tanti centri di detenzione, dove gli immigrati vengono rinchiusi quando varcano il confine con gli Usa. La rappresentazione della Sacra Famiglia dentro una gabbia è stata realizzata nel cortile della chiesa metodista unita di Claremont, una cittadina della California, a sud-est di Los Angeles. Il pastore Karen Clark Ristine ha scelto di separare le figure della Sacra Famiglia in gabbie singole per ricordare che i personaggi del presepe erano dei rifugiati, ed anche loro appartenevano a famiglie senza nome, molto simili a quelle che oggi attraversano la frontiera sud degli Stati Uniti.  (clicca qui)

Colombia: prosegue la mobilitazione. Ahue Coello (indigena), “sentiamo Papa Francesco come nostro alleato nella difesa della madre terra”

Dopo la manifestazione-concerto di domenica scorsa, oggi, nella Giornata mondiale dei diritti umani nell’anniversario della promulgazione della Dichiarazione universale delle Nazioni Unite, proseguirà in Colombia la mobilitazione popolare. Migliaia di persone si concentreranno al Museo della Memoria, sulla trafficata calle 26, costruito dal sindaco Gustavo Petro, accogliendo migliaia di ossa dei 9 milioni di vittime del conflitto armato. Rosendo Ahue Coello, del Movimento nazionale dei popoli indigeni Onic, commenta al Sir: “Insieme a 200 rappresentati dei popoli indigeni della Colombia stiamo dialogando da due giorni con il nostro tavolo di concertazione permanente, con uno Stato che però non risponde ai nostri appelli per difendere la vita dei leader sociali e il territorio, sfruttato dalle multinazionali del petrolio e dall’estrazione mineraria, soprattutto nel territorio amazzonico, dal quale provengo”. (clicca qui)

Russia bandita per doping: don De Marco (Cei), “problema grave e molto più diffuso di quello che si pensi”

“Il caso Russia mette davanti agli occhi del mondo un problema grave e molto più diffuso di quello che si pensi. Soprattutto da quando lo sport, per effetto di una cultura diffusa – ormai è più legata al consumo che non al gioco. E il problema del doping che il caso Russia ha sollevato, sicuramente nuoce alla comprensione fondamentale dello sport. Sfortunatamente, oggi è praticato sia da singoli atleti che da squadre e anche – il caso in questione – dagli Stati, inficiando quello sport che è sinonimo di valori di salute e di gioco leale. Rappresenta un esempio chiarissimo di come la mentalità della ‘vittoria a tutti i costi’ abbia corrotto lo sport portandolo alla violazione delle sue regole costitutive”. Lo afferma al Sir don Gionatan De Marco, direttore dell’Ufficio Cei per pastorale del tempo libero, turismo e sport, commentando la decisione della Wada, l’agenzia mondiale antidoping che ha deciso di squalificare la Russia da ogni attività agonistica per i prossimi 4 anni, escludendola dunque dalle prossime Olimpiadi del 2020, dai Mondiali e dagli Europei di calcio. (clicca qui)