Incontro Ceam

Giornalismo: mons. Palumbo (Trivento), “garantire la molteplicità, la ricchezza, la circolazione, il dibattito di tesi e opinioni politiche e religiose”

“Abbiamo bisogno anche noi giornalisti di fare un salto di qualità che passa anche attraverso il recupero di una capacità di saper aggiornarsi culturalmente ed essere pronti alle sfide del tempo che è difficile e complesso. Dovremmo essere, infatti, i semplificatori della complessità”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei giornalisti Abruzzo, Stefano Pallotta, nel suo intervento ieri, a Teramo, all’incontro promosso dall’Ufficio regionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale abruzzese-molisana (Ceam) sul tema “Rai Parlamento: un modello di pluralismo. La crisi del giornalismo e la necessità di far fronte alla ‘nuova povertà’ dell’informazione”.
Il vescovo di Trivento, mons. Claudio Palumbo, ha iniziato il suo intervento parlando del pluralismo religioso: Occorre “garantire la molteplicità, la ricchezza, la circolazione, il dibattito di tesi e opinioni politiche e religiose”, ha rimarcato il vescovo delegato della Conferenza episcopale abruzzese molisana per le comunicazioni sociali. “La fede – ha aggiunto il presule – dovrebbe essere raccontata nel suo rapporto con la ragione e con la giustizia, nell’incontro con le altre confessioni, nella comprensione reciproca, nel dialogo ecumenico promosso dal Concilio Vaticano II. Insomma, si dovrebbero rendere in modo più comprensibile e interessante la fede, le religioni, il rapporto con la ragione”.
Citando il Papa, mons. Palumbo ha sottolineato non solo il necessario rispetto della dignità della persona umana coinvolta nel processo comunicativo ma anche “l’urgente bisogno di notizie comunicate con serenità, precisione e completezza, con un linguaggio pacato, in modo da favorire una proficua riflessione; parole ponderate e chiare, che respingano l’inflazione del discorso allusivo, gridato e ambiguo”.