Festa della Dedicazione

Papa Francesco: messa a San Giovanni in Laterano. Agli operatori pastorali, “individuare vie nuove per incontrare chi è lontano dalla fede”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

L’omelia del Papa in San Giovanni in Laterano ha quindi avuto un pensiero speciale per i membri delle équipe pastorali. “Siete qui per ricevere un particolare mandato dal vescovo. Non potevo che sceglierlo dal Vangelo (Gv 2,13-22), dove Gesù” – che caccia i mercanti dal tempio – “si comporta in maniera divinamente provocatoria. Per poter scuotere l’ottusità degli uomini e indurli a cambiamenti radicali, talvolta Dio sceglie di agire in maniera forte, per operare una rottura nella situazione. Gesù con la sua azione vuole produrre un cambio di passo, un’inversione di rotta”. Lo stesso stile “hanno avuto molti santi: certi loro comportamenti, incomprensibili per una logica umana, erano frutto di intuizioni suscitate dallo Spirito e intendevano provocare i loro contemporanei”. “Vi è affidato il compito di aiutare le vostre comunità e gli operatori pastorali a raggiungere tutti gli abitanti della città, individuando – ha detto il Papa – vie nuove per incontrare chi è lontano dalla fede e dalla Chiesa. Ma, nel fare questo servizio, portate dentro questa consapevolezza, questa fiducia: non c’è cuore umano in cui il Cristo non voglia e non possa rinascere”. “In maniera spesso misteriosa ma reale il Signore apre nei cuori nuovi spiragli, desideri di verità, di bene e di bellezza, che fanno spazio all’evangelizzazione. A volte si possono incontrare diffidenze e ostilità: non bisogna lasciarsi bloccare, ma custodire la convinzione che a Dio bastano tre giorni per risuscitare suo Figlio nel cuore dell’uomo”.