30° anniversario

Caduta muro di Berlino: card. Parolin a “La vita del popolo”, “mancato un serio impegno per fondare su nuove basi la comunità internazionale”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Superati i due campi, simboleggiati dal muro di Berlino, tutti pensavano a un’era di maggior comprensione, di pace. Invece, poi sono scoppiati i nazionalismi, le chiusure”. Intervistato dal settimanale “La vita del popolo” di Treviso, il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, commenta, nel trentesimo anniversario, la fine della guerra fredda e della Cortina di ferro. “Credo che l’uomo purtroppo, porti dentro di sé la tendenza a costruire muri. Caduto quel muro ne sono venuti altri, oggi si vogliono costruire muri ovunque”, afferma. “Non c’è stato, insieme alla gioia e alla soddisfazione per il risultato raggiunto, un serio impegno per fondare su nuove basi la comunità internazionale. Se non c’è da parte dell’uomo un impegno etico, le cose non vengono automaticamente, anzi ciò che avviene spontaneamente va nella direzione opposta”.