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Servizio civile: Cnesc, “bene il decreto per la programmazione triennale, ora completare la riforma”

“Il decreto per la programmazione triennale 2020-2022 e annuale 2020 è un pregevole testo, che finalmente evidenzia il ruolo del Servizio civile nelle macropolitiche del nostro Paese”. Lo scrive in una nota la Conferenza nazionale degli enti per il Servizio civile (Cnesc). “La tenace e sistematica collaborazione fra istituzioni (Stato, Regioni e Pa, Enti locali) e parti sociali (Terzo Settore, enti religiosi, rappresentanza degli operatori volontari) ha fatto sì che le differenze, anziché essere veti reciproci, siano diventate risorse per un piano concreto e attuabile”, aggiunge. La Conferenza riconosce che il Piano “parte dal patrimonio esistente di progettazione e di presenza delle organizzazioni accreditate e non introduce ambiti di azione prioritari, almeno per il 2020”. E ne elogia il fine: “Vuole inserire a pieno titolo il Servizio civile universale nelle politiche della difesa non armata e del Programma di Governo”. Dalla Cnesc l’invito adesso a “completare la riforma”. “Se vogliamo chiamarlo Servizio civile universale, è necessario aumentare ad almeno 300 milioni il finanziamento per il 2020, per garantire ad almeno 50.000 persone la possibilità di parteciparvi. Con lo stanziamento previsto adesso sarebbero poco più di 20.000. Un calo abissale dai 53.363 del 2018”.