Messaggio

Nicaragua: arcidiocesi di Managua, “garantire libertà d’espressione e indipendenza dei poteri. Paese sottomesso a violenza e saccheggio di beni”

“Non si costruisce una nazione sulla base della paura e delle pressioni. Si deve creare un ambiente di fiducia, giustizia, libertà di espressione, per conoscere le critiche costruttive provenienti da ampi settori della società”. Lo scrive in un messaggio diffuso ieri, a conclusione del Mese missionario, la Commissione Giustizia e Pace dell’arcidiocesi di Managua (Nicaragua). La nota chiede anche “l’indipendenza dei poteri dello Stato, per evitare la concentrazione del potere, e una cultura politica che pensi al benessere di tutti, che voglia mettersi a servizio di tutti e non si converta in un ‘modus vivendi’ per il benessere personale o della propria fazione. È necessario, inoltre, che si agisca con una coscienza sociale che permetta alla popolazione di ricevere i benefici che merita”.
La Commissione, nel messaggio, afferma di voler “portare una parola di consolazione e fortezza ai nostri fratelli nella difficile situazione che si continua a vivere nel Paese, che è sottomesso alla violenza, ingiustizie e saccheggio di beni”.
Inoltre, l’attuale “crisi sociale, politica ed economica che viviamo ha aggravato la situazione di una società impoverita e gettata nella miseria, in cui sembra che l’altro abbia cessato di avere valore e diritto a vivere dignitosamente. L’organismo dell’arcidiocesi denuncia, infatti, “l’alto indice di disoccupazione, la mancanza di educazione elementare e di servizi sanitari di base”. E rivela che ormai minori, anziani e infermi sono costretti a mendicare ai semafori nelle strade della capitale, anche a causa delle inadeguate risposte alla crisi economica.