Sostegno all’infanzia

Allattamento: rinnovato il protocollo d’intesa tra Unicef e Regione Veneto per la promozione di “Baby Pit Stop”

È stato rinnovato questa mattina il protocollo d’intesa tra Unicef Italia e Regione Veneto per la promozione del progetto “Baby Pit Stop”, grazie al quale proseguirà per altri 5 anni l’iniziativa delle aree attrezzate per accogliere le mamme che vogliono allattare i propri figli quando si trovano fuori casa. “Il ‘Baby Pit Stop’ – spiega il presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo – è tra le iniziative realizzate dall’Unicef per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma Unicef ‘Ospedali e comunità Amici dei bambini’”. Il precedente protocollo con la Regione Veneto – il primo di questo tipo in Italia – era stato siglato nel 2014 ed è stato il primo in assoluto a promuovere un’iniziativa che con il tempo si è estesa in tutta Italia. Nel nostro Paese sono oggi operativi più di 900 “Baby Pit Stop”, che si trovano oltre che nelle sedi dei comitati provinciali Unicef, anche nelle Asl, nelle biblioteche, nei musei, nei municipi e negli aeroporti. “Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento è un obiettivo di salute che ci deve vedere tutti impegnati – prosegue Samengo -, perché l’allattamento, senza alcuna discriminazione, fornisce un’alimentazione completa, contribuendo al pieno sviluppo dei bambini e alla loro salute a breve e a lungo termine. La firma del protocollo di oggi rappresenta un’attenzione particolare verso i bambini, che devono essere sostenuti e protetti sempre. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di un impegno più generale da parte della Regione Veneto per la promozione e il sostegno dell’allattamento presso le strutture sanitarie del proprio territorio che ha raggiunto importanti risultati. Attualmente sono 8 gli ospedali del Veneto che hanno ottenuto il riconoscimento di ‘ospedali amici dei bambini’ e 10 ospedali e 3 comunità sono in percorso”.