“Abbiamo accolto la sfida che papa Francesco ha lanciato con la Laudato sì. Ha detto a tutti noi che possiamo prenderci cura della casa comune e che possiamo essere agenti del cambiamento”. Così la presidente della Federazione istituti di attività educative, Virginia Kaladich, durante il momento conclusivo in Aula Nervi in Vaticano del primo Children’s Global summit per l’incontro con Papa Francesco. Il summit internazionale si è tenuto a Roma dal 27 novembre per illustrare il progetto “Io posso!”, promosso in Italia dalla stessa Federazione, in collaborazione con la Congregazione dell’educazione cattolica e l’organizzazione internazionale dell’educazione cattolica. “I ragazzi hanno bisogno di adulti che li accompagnino nella strada non che li sostituiscano, perché Il messaggio di oggi va ai nostri ragazzi ma soprattutto a noi adulti che dobbiamo indicare loro dei percorsi. È possibile cambiare il mondo ma con azioni concrete così come insegna il progetto Io posso!”. Il summit ha richiamato 2.500 ragazzi dai 5 ai 18 anni di 43 Paesi diversi per confrontarsi sui progetti di sviluppo sostenibile. Intervenuto all’evento in Vaticano, il cardinal Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione dell’educazione cattolica, ha commentato: “Sono contento del motto che avete scelto per questo progetto perché anche San Paolo diceva: “Io posso tutto in colui in cui credo”. Facciamo insieme il nostro lavoro ma sappiamo che abbiamo dei limiti, se chiediamo al Signore di darci la forza possiamo fare grandi cose. L’augurio – ha detto rivolto ai ragazzi – che possiate tornare a casa con la forza ad camminare con l’aiuto del Signore”.