Sarà dedicata al popolo Hazara la giornata di preghiera per la pace di novembre che, come ogni mese, la diocesi di Assisi celebra nella giornata del 27. “Sono ancora vivi in noi – scrive mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino – i momenti e le iniziative che hanno accompagnato in Assisi il 33° anniversario dello storico incontro dei rappresentanti delle religioni per la pace nel mondo”. “L’edizione di quest’anno – prosegue il presule – è stata caratterizzata dalla musica come linguaggio universale che si compone in armonia grazie alla diversità di generi, strumenti, suoni, pause, silenzi… tutti elementi che sembrano metafora perfetta dell’incontro e della preghiera di fedi diverse”. “Quest’anno – aggiunge mons. Sorrentino – abbiamo inteso celebrare in tante forme anche l’ottavo centenario della visita di Francesco al Sultano di Damietta, evento a cui ben si connette lo ‘spirito di Assisi’, e abbiamo generato un confronto tra i giovani rappresentanti delle religioni sul tema dell’economia in preparazione a ‘Economy of Francesco’ che ci vedrà impegnati nel mese di marzo”. “Ora – continua il vescovo – riprendiamo il cammino di speranza sostenuto dalla preghiera con la quale ciascuno di noi si rivolge a Dio ponendo l’attenzione sul popolo Hazara, una minoranza che vive nella martoriata terra dell’Afghanistan e che soffre persecuzione e violenza”. “Che il 27 prossimo si alzi la nostra invocazione e si congiunga al grido di dolore di quel popolo”, l’esortazione di mons. Sorrentino: “Ciascuno con la propria comunità di fede, nel luogo e nell’ora che riterrà più opportuni non faccia mancare la preghiera perché, pietra su pietra, si costruisca la pace nel mondo e si accolga finalmente il dono di Dio”. Come di consueto, per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 novembre.