Daphne Caruana Galizia: “Mettiamoci in gioco”, “inquietante che il presunto mandante dell’omicidio sia il re dei casinò di Malta”

“Mettiamoci in gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, apprende “con inquietudine” che “il presunto mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia sia Yorgen Fenech, proprietario dei più importanti casinò di Malta. Un fatto che sembrerebbe confermare quanto dichiarato dal figlio della giornalista maltese alla trasmissione ‘Presa diretta’, secondo cui – tra le cause dell’omicidio della madre – ci sarebbe anche un’inchiesta sul gioco d’azzardo”.
“Mettiamoci in gioco” sottolinea come, ancora una volta, “il settore dell’azzardo sia al centro di interessi illeciti e azioni delittuose gravissime. Ci auguriamo che anche gli sviluppi dell’inchiesta maltese convincano Governo e Parlamento della necessità di approvare al più presto una legge quadro che contenga norme assai rigorose in merito alle infiltrazioni criminali nelle imprese dell’azzardo. Un lavoro importante in merito è stato svolto dalla Commissione parlamentare antimafia. È tempo di tradurre queste proposte in atti di legge e sistemi di controllo adeguati”.
Aderiscono alla campagna Mettiamoci in gioco: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Confsal, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Missionari Comboniani, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

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