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“Attratti dall’ultimo clamore, non troviamo più tempo per Dio e per il fratello che ci vive accanto”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, nell’omelia della messa celebrata ieri per la Giornata mondiale dei poveri. “Nella smania di correre, di conquistare tutto e subito, dà fastidio chi rimane indietro”, il monito di Francesco: “Ed è giudicato scarto: quanti anziani, nascituri, persone disabili, poveri ritenuti inutili. Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti”. Gesù, come “antidoto alla fretta”, propone la perseveranza, che è “andare avanti ogni giorno con gli occhi fissi su quello che non passa: il Signore e il prossimo”, ha spiegato il Papa: “Chiediamo per ciascuno di noi e per noi come Chiesa di perseverare nel bene, di non perdere di vista ciò che conta”.