Alimentazione

Papa Francesco: al Pam, no al “paradosso dell’abbondanza”, porre fine allo spreco di alimenti

foto SIR/Marco Calvarese

“Favorire misure che sradichino la dispersione di alimenti, fenomeno che interpella ogni giorno le nostre coscienze”. È l’invito rivolto dal Papa nel messaggio per l’apertura della seconda sessione regolare del Consiglio direttivo del Programma alimentare mondiale (Pam), che si concluderà il 21 novembre. “In molti luoghi, i nostri fratelli non possono alimentarsi né in maniera sana, né in maniera sufficiente, mentre in altri si spreca e si scarta senza controllo”, fa notare il Papa a proposito del “paradosso dell’abbondanza”, come lo chiamava Giovanni Paolo II, alla cui base ci sono “meccanismi di superficialità, negligenza ed egoismo”. “Se non si prende coscienza di questa dinamica e si pone un limite – il monito di Francesco – sarà difficile attuare gli impegni dell’Accordo di Parigi sul cambiament0 climatico, e  non si potranno raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. Arrivare a questa méta “non compete soltanto agli organismi internazionale o ai governi, ma a tutti”, la tesi del Papa, secondo il quale “la famiglia, la scuola, i mezzi di comunicazione svolgono un compito importante nell’educazione e nella sensibilizzazione. Nessuno può sentirsi al margine della lotta contro questa cultura che va soffocando tante persone, specialmente i poveri e i più deboli della società”.  “Lo spreco di alimenti lacera la vita di molte persone ed è un ostacolo al progresso dei popoli”, l’appello del Santo Padre, che elogia la campagna “Stop ai rifiuti” promossa dalla Pam e chiede “un nuovo stile” di vita, che consiste nel “dare il giusto valore a ciò che la madre Terra ci dà e che ha una ripercussione su tutta l’umanità”.  “Quando la persona occupa il centro delle decisioni politiche ed economiche – conclude Francesco – si afferma la stabilità e la pace tra le nazioni e cresce dappertutto una reciproca comprensione, base di  ogni autentico progresso umano”.