
“La Chiesa vive l’oggi con memoria e speranza, sempre gettando i semi del Regno e senza essere assillata dai successi immediati”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla prima assemblea plenaria del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, che si è svolta nei giorni scorsi in Vaticano sul tema “I fedeli laici, identità e missione nel mondo”, ricevuti in udienza stamani nel Palazzo apostolico vaticano. Soffermandosi su “alcune caratteristiche” di una Chiesa che è “madre”, il Pontefice ha evidenziato che “desidera anzitutto la concordia fra tutti i suoi figli e non fa favoritismi e preferenze”. Dunque, l’invito ai membri e consultori del dicastero a “proporre sempre modelli positivi di collaborazione fra laici, sacerdoti e consacrati, fra i pastori e i fedeli, fra organismi diocesani e parrocchiali e movimenti e associazioni laicali, fra giovani e anziani, evitando contrapposizioni e antagonismi sterili e incoraggiando sempre una fraterna collaborazione in vista del bene comune dell’unica famiglia che è la Chiesa”. Un secondo incoraggiamento è rivolto ai membri del Dicastero perché “tutti i fedeli laici, figli della Chiesa, vanno aiutati a crescere e a diventare ‘adulti’, superando resistenze e paure, mettendo i loro talenti a servizio di nuove missioni nella società, nella cultura, nella politica, affrontando senza timore e senza complessi le sfide che il mondo contemporaneo pone”. “La Chiesa – ha aggiunto Francesco –, poi, da vera madre, sa custodire la storia e la tradizione vivente della famiglia; ciò vuol dire per voi saper tenere insieme il passato con il presente, cioè le sfide attuali, e con il futuro”.