Diritto

Papa Francesco: a penalisti, legittima difesa non diventi “demagogia punitiva” e “incentivo alla violenza”

foto SIR/Marco Calvarese

“In diversi Paesi sono state attuate riforme dell’istituto della legittima difesa e si è preteso di giustificare crimini commessi da agenti delle forze di sicurezza come forme legittime del compimento del dovere”. A farlo notare è il Papa, che ricevendo in udienza i penalisti internazionali ha affermato: “È importante che la comunità giuridica difenda i criteri tradizionali per evitare che la demagogia punitiva degeneri in incentivo alla violenza o in sproporzionato uso della forza. Sono condotte inammissibili in uno Stato di diritto e, in genere, accompagnano i pregiudizi razzisti e il disprezzo verso le fasce sociali di emarginazione”. Altra pratica vista “con preoccupazione” da Francesco è “l’uso arbitrario della carcerazione preventiva”: “Purtroppo la situazione si è aggravata in diverse nazioni e regioni, dove il numero di detenuti senza condanna già supera ampiamente il cinquanta per cento della popolazione carceraria”, la denuncia. Questo fenomeno, per il Papa, “contribuisce al deteriorarsi delle condizioni di detenzione ed è causa di un uso illecito delle forze di polizia e militari per questi fini”. “La reclusione preventiva, quando è imposta senza che si verifichino le circostanze eccezionali o per un periodo eccessivo – la tesi di Francesco – lede il principio per cui ogni imputato dev’essere trattato come innocente fino a che una condanna definitiva stabilisca la sua colpevolezza”.