Messaggio

Messico: vescovi, “lavorare insieme per la pace e la vita”

“L’escalation della violenza nelle grandi regioni” del Messico è una delle maggiori preoccupazioni dei vescovi messicani, come emerge dal messaggio diffuso ieri, in occasione dell’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale (Cem). Tale violenza, si legge nel messaggio – presentato in conferenza stampa da mons. Rogelio Cabrera López, arcivescovo di Monterrey, dal segretario generale, mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, vescovo ausiliare di Monterrey, e da mons. Enrique Sánchez Martínez, vescovo di Nuevo Laredo – “ha causato più povertà, abbandono e insicurezza. La nostra anima è spaccata di fronte ai molteplici omicidi, rapimenti ed estorsioni, che rimangono impuniti. Pertanto, lo stato di diritto è indebolito e ciò aumenta la corruzione e allontana la pace. Solo lavorando insieme possiamo risolvere queste situazioni: come Chiesa dobbiamo rafforzare non solo la conoscenza della dottrina, ma l’esperienza dei valori cristiani, perché molti di coloro che si impegnano nella criminalità fanno parte della nostra comunità”. Dal canto suo, “lo Stato deve garantire la sicurezza dei cittadini, offrendo condizioni decenti, sicure e ben pagate alle forze dell’ordine; e spetta a tutti i cittadini prendersi cura l’uno dell’altro”.
“Invitiamo uomini e donne di buona volontà, le istituzioni del Messico e, soprattutto, tutti i cattolici – scrivono i vescovi – a costruire una pace ferma e vera. Dobbiamo sanare la vita sociale. Non c’è pace senza vero sviluppo e senza giustizia. Il messaggio evangelico implica vera libertà, fraternità, solidarietà e riconciliazione. Non lasciamo vincere il male! Superiamo il male con la forza del bene! Lavoriamo tutti insieme e organizzati per la pace e la vita!”.
Nel messaggio i vescovi trattano anche altri temi e in particolare riferiscono di aver messo a tema il Progetto pastorale globale 2031-2033. In tale ambito, evidenziano i presuli, “ci siamo impegnati a continuare a promuovere la dignità della persona umana nelle sue varie fasi e circostanze. Quando la vera natura e la dignità umana non vengono riconosciute e promosse, possiamo andare verso una crisi umana, sociale e spirituale che può dividerci e farci scontrare, invece di unirci per cercare un futuro migliore nella ricerca del bene comune”.