Una serie di atti antisemiti si sono consumati in Danimarca nei giorni vicini alla commemorazione della Notte dei cristalli, quella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938 in cui in Germania, Austria e Cecoslovacchia furono bruciate e distrutte sinagoghe, cimiteri, negozi e case private di cittadini ebrei. In Danimarca, tra sabato e domenica sono state profanate oltre 80 pietre tombali ebree nel cimitero di Randers e decine di atti antisemiti sono stati registrati nelle città di Vallensbæk, Silkeborg, Aarhus, Aalborg, a Copenhagen, ma anche in Svezia. “L’antisemitismo e il razzismo non hanno posto nella nostra società”, ha dichiarato la premier danese Mette Frederiksen, condannando gli attacchi come lesivi verso “gli ebrei danesi e tutti noi”. La Federazione ebraica dei giovani in Svezia (Jus) ha denunciato e ha postato alcune foto che mostrano “stelle gialle di David apposte su istituzioni ebraiche anche in Svezia”. “È riprovevole, vergognoso e irrispettoso, specialmente per coloro che sono sopravvissuti all’Olocausto”, hanno scritto i giovani ebrei. Sebbene non siano ancora state rilasciate dichiarazioni da parte delle forze di polizia, secondo fonti stampa danesi la matrice viene ricondotta a forze legate al Movimento di resistenza nordica (Nmr), partito politico di stampo neonazista.