Agenda 2030

Sviluppo sostenibile: Rapporto Asvis, in Italia situazione in chiaroscuro, necessario un cambio di passo

Nel suo percorso verso i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, l’Italia migliora in alcuni campi (salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale, innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e consumo, qualità della governance e cooperazione internazionale), peggiora in altri (povertà, alimentazione e agricoltura sostenibili, acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari ed ecosistemi terrestri) ed è stabile negli ambiti dell’educazione e della lotta al cambiamento climatico. Evidenti sono i ritardi in settori cruciali per la transizione verso un modello che sia sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale, e fortissime restano le disuguaglianze, comprese quelle territoriali. È quanto emerge dal Rapporto Asvis 2019, che fotografa l’andamento del Paese rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Il Rapporto è stato presentato questa mattina a Roma, presso l’auditorium Parco della musica, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e con gli interventi del presidente della Camera, Roberto Fico, del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e del commissario designato Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Circa 1300 i partecipanti all’evento, che si è svolto nella sala Sinopoli dell’auditorium Parco della musica. A quattro anni dall’adozione dell’Agenda 2030, nonostante i progressi compiuti, le misure adottate dai singoli governi, dal settore privato e dalle organizzazioni internazionali non appaiono essere all’altezza della sfida. Nel Rapporto si chiede perciò un urgente e deciso cambio di passo per rispettare il piano d’azione disegnato per dare un futuro al pianeta e a chi lo abita.