Patrono d'Italia

San Francesco: mons. Lojudice (Siena), “tutti siamo chiamati a salvaguardare la Casa comune”

“San Francesco ci riporta al tema della custodia del Creato, della Casa comune. Un tema cruciale dov’è in ballo la vita dell’intera umanità. Tra i poveri più maltrattati vi è infatti anche la nostra amata terra che geme e soffre, come ci ricorda il Papa”. Così si è espresso mons. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, durante la celebrazione dei vespri nella basilica papale di san Francesco, ad Assisi, nel giorno in cui si festeggia il santo, patrono d’Italia.
“Per questo – ha proseguito – dobbiamo difenderla da tendenze sempre più autodistruttive, coinvolgendoci in prima persona come lo stesso san Francesco ci insegna, ponendo al centro non il nostro piccolo mondo ma un bene più grande. Non servono slogan o grida ma una testimonianza individuale, diminuendo le critiche vuote e sterili a favore di azioni concrete e propositive”.
Mons. Lojudice ha infine affermato che “usciamo da questa giornata con una richiesta che il Poverello ci fa attraverso la sua forza evocativa”: “Agire per il bene comune”. “A noi vescovi tornando allo stile del Vangelo, ai sacerdoti essendo vicini alle comunità, alle coppie di sposi essendo generatrici di vita, agli anziani guardando con speranza al futuro, ai governarti agendo in modo puntuale, preciso, intelligente, e non a favore dei propri interessi”.
I festeggiamenti si sono conclusi con la benedizione all’Italia con la Chartula dal Cupolino della Basilica.