Missione

Papa Francesco: alle Figlie di San Paolo, avere “compassione” e “non cadere nella rassegnazione”. “Pregate per me, a favore, non contro”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La rassegnazione è un tarlo che entra nell’animo, amareggia il cuore”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo in udienza le Figlie di San Paolo, provenienti da 52 Paesi e riunite in capitolo ad Ariccia. “Non cadere nello spirito della rassegnazione, mai!”, l’altro invito fuori testo: “Nate per la Parola, per annunciare a tutti la via luminosa della vita che è il Vangelo di Gesù Cristo, voi portate nel vostro Dna l’audacia missionaria. Non venga mai meno questa audacia, nella consapevolezza che il protagonista della missione è lo Spirito Santo”. “Mettersi in cammino per le strade del mondo, con uno sguardo contemplativo e pieno di empatia per gli uomini e le donne del nostro tempo” e “lasciarsi interpellare dalla realtà in cui viviamo, lasciarsi inquietare dalla realtà”, la doppia consegna del Papa, che ha esortato le religiose a “cercare costantemente vie di prossimità, mantenendo nel cuore la capacità di sentire compassione per i tanti bisogni che ci circondano”. “Vorrei sottolineare questa parola: compassione”, ha proseguito a braccio: “Tante volte nel Vangelo si dice di Gesù: ‘ne ebbe compassione’. È la compassione di Dio”. “Essere missionarie con la testimonianza della vita centrata in Cristo, in particolare, per voi, attraverso la produzione editoriale, digitale e multimediale, e promuovendo la formazione critica all’uso dei media e all’animazione biblica”, l’esortazione finale, insieme a quella consueta: “Pregate per me”. “A favore, non contro!”, ha aggiunto a braccio il Papa con ironia.