Intervista

Giorno del dono: don Epicoco (teologo), “tutte le cose che contano nella vita non si possono comprare, ma solo ricevere”

“Il dono è la logica della gratuità in una società che invece è tutta basata sull’utile. La gratuità è esattamente il contrario: è l’inutile, ciò che non porta un utile. Noi usiamo la parola inutile sempre in maniera negativa, proprio perché è fuori da una logica di commercio. Il dono viene svalutato perché non riusciamo ad agganciarlo con la mentalità commerciale in cui siamo immersi. Eppure, tutte le cose che contano nella vita di una persona non si possono comprare, si possono solo ricevere come dono”. Lo dice in un’intervista al Sir il teologo don Luigi Epicoco, in occasione del Giorno del dono, che ricorre oggi, 4 ottobre.
“L’amore – evidenzia il sacerdote – fa avere gioia persino nel sacrificarsi: uno è capace di togliersi il pane dalla bocca pur di vedere felice qualcuno che si ama. Una madre farebbe questo nei confronti di un figlio, ma non è infelice né meno soddisfatta, anzi è pienamente nella gioia proprio perché lo può fare”. In questo senso, “la logica del dono supera di gran lunga la gioia del contraccambio”.
Parlando della crisi del volontariato, don Epicoco fa una precisazione: “I ragazzi invece sono capaci di una generosità straordinaria e sono disposti a cambiare vita quando incontrano un’esperienza concreta di volontariato. Se fai una predica o la morale rimangono uguali; invece, se sperimentano sul campo un’attività di servizio questo li cambia in profondità. Il problema non sono i nostri ragazzi, ma gli adulti”.