Buone pratiche

Ambiente: Ministero, più di 250 realtà in un anno sono diventate “plastic free”. Costa, “non abbiamo un pianeta B”

Esattamente un anno fa, nel giorno di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia e dell’ecologia, il Ministero dell’Ambiente diventava “plastic free”, dando il via ad una buona pratica che ha rivoluzionato, in questi mesi, numerosissime realtà. Ad oggi sono più di 250 tra scuole, università, istituzioni nazionali e locali, associazioni, piccole aziende e multinazionali, le realtà che hanno preso un impegno formale per la messa al bando della plastica monouso, facendo riferimento alle linee guida pubblicate sul sito del Ministero dell’Ambiente e aderendo alla campagna del dicastero, aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo alla tutela dell’ambiente e del mare (la mail cui mandare la propria adesione è: plasticfree@minambiente.it).
Un anno fa, il 4 ottobre 2018, il Ministero dell’Ambiente eliminava dalla propria sede le bottigliette di plastica, sostituite da borracce di alluminio distribuite a tutti i dipendenti e da erogatori di acqua alla spina. È stato evitato così, in quest’arco di tempo, l’utilizzo di oltre 100 mila bottigliette.
“Noi rappresentanti delle istituzioni – ha sottolineato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – abbiamo la responsabilità di dover essere i primi a dare il buon esempio, ma ognuno di noi, nel proprio piccolo, deve essere consapevole che il cambiamento è possibile solo se parte dal quotidiano, dalle nostre abitudini di ogni giorno, dall’educazione al rispetto dell’ambiente da trasmettere alle generazioni future, alle quali non possiamo lasciare la devastazione che anni di utilizzo smodato delle risorse naturali, di inquinamento senza freni, ha purtroppo prodotto in vastissime aree della Terra”.
“Non abbiamo un pianeta B – ha aggiunto Costa – e sarà possibile riparare i danni del passato soltanto attraverso un cambio radicale del nostro stile di vita”. Un cambio che ci impone non solo lo stop all’utilizzo della plastica ma, più in generale, “di mettere l’ambiente al centro di ogni idea di sviluppo e crescita – ha concluso il ministro – nell’ottica di quell’ecologia integrale con cui Papa Francesco, al quale vanno i miei auguri più sinceri, continua a spronarci a guardare alla Terra come alla casa comune dell’umanità. Sorella Terra, direbbe San Francesco d’Assisi, di cui il Santo Padre porta il nome e che ha ispirato l’enciclica Laudato Si’”.