Vandalismo

Niger: attacco a scuola di padre Maccalli. Mons. Gianotti (Crema), “non cadere nello smarrimento”

“La nostra fede ha bisogno davvero di essere sostenuta dalla forza dello Spirito Santo, per non cadere nello smarrimento e per continuare a pregare continuamente e senza stancarci”. Lo scrive il vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, nel messaggio inviato all’arcivescovo di Niamey, mons. Laurent Lompo, alla luce dell’attacco alla scuola costruita da padre Luigi Maccalli, nel villaggio di Bomoanga (Niger), vandalizzata nei giorni scorsi. “La cosa è accadute mentre, a Crema, celebravamo la beatificazione di padre Alfredo Cremonesi, missionario martire del Pime, nato in diocesi nel 1902 e ucciso in Birmania nel 1953. Il card. Angelo Becciu, che ha presieduto la messa di beatificazioni, ci aveva chiesto di pregare, per intercessione del nuovo beato, per la liberazione di padre Gigi… Ed è successo questo nuovo crimine!”, riferisce il presule. Rivolgendosi all’arcivescovo Lompo, mons. Gianotti ribadisce “la nostra amicizia nella fede e nella speranza per la vostra Chiesa, così messa alla prova”. “Continuiamo a rivolgerci a Dio, per intercessione del beato Alfredo Cremonesi, perché dia alla vostra Chiesa la pace, la tranquillità, la gioia; perché doni la libertà a p. Gigi Maccalli; perché dia a tutti i cristiani la forza di testimoniare il Vangelo e renda ogni uomo e donna di buona volontà capace di adoperarsi per la giustizia e la verità”.