#MAIPIÙSOGNISPEZZATI

Leucemie: Ail, promuovere lascito solidale per finanziare ricerca scientifica e assistenza malati. In corso due progetti su due nuovi farmaci sperimentali

Nell’anno del cinquantenario, sotto l’egida della campagna #MAIPIÙSOGNISPEZZATI, Ail, Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, ha promosso nei giorni scorsi a Roma l’evento “Io sottoscritto lascio in eredità il mio sogno” per raccontare l’importanza del lascito solidale, attraverso le storie di chi ha voluto, con un ultimo gesto di solidarietà, fare un lascito a favore di Ail e della ricerca scientifica. Un atto concreto per avere “migliaia di eredi”, come recita il claim della campagna lasciti Ail e restituire un sogno alle tante persone che lottano quotidianamente contro le malattie del sangue. Numerosi i passi avanti compiuti in questi anni: “In particolare – dal 2014 al 2017 – i proventi dai lasciti solidali a favore di Ail sono passati da 398mila euro agli oltre 1 milione di euro, segno che – si legge in un comunicato – gli italiani decidono, sempre più spesso, di destinare una parte, piccola o grande che sia, del proprio patrimonio, ad organizzazioni no profit in grado di garantire la massima efficacia nell’impiego dei fondi devoluti”. Volendo poi tracciare un profilo del testatore, nel solo 2018, Ail  è stata beneficiaria di ben 9 lasciti e, nella totalità dei casi, si è trattato di donne, con un’età di circa 72 anni e residenti per lo più al centro-nord. Il valore economico dei lasciti ricevuti varia notevolmente: dal lascito di minor importo che è stato di 4.250 euro a quello di maggior entità di 500mila euro, per una media di circa 66.500 euro. In questi ultimi anni, la Fondazione Gimema (Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto) ha potuto contare su due importanti lasciti destinati ad Ail, grazie ai quali sono stati avviati due progetti di ricerca su questa patologia che prevedono l’utilizzo di 2 nuovi farmaci sperimentali – non facenti parte della chemioterapia tradizionale – il dasatinib e il blinatumomab – per il trattamento di pazienti con leucemia acuta linfoblastica.