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Infanzia: Neri (Save the Children), “restituire ai giovanissimi il territorio”. Cederna (curatore), “la ‘scossa di Greta’”

“Ci interessa che oggi i bambini e i ragazzi possano vivere il territorio perché è lì che si svolge al vita di tutti i giorni. Per questo ci impegniamo per il recupero di luoghi abbandonati al degrado che invece potrebbero essere centri di incontro da restituire alla popolazione, in particolare ai giovanissimi”. Lo afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, presentando questa mattina a Roma, presso la Banca d’Italia, la decima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio 2019 “Il tempo dei bambini”. “La campagna ‘Illuminiamo il futuro’ – spiega – si concretizza soprattutto in una richiesta al governo”. Di qui l’invito a firmare la petizione on line. Commentando l’aumento della povertà assoluta dei bambini negli ultimi 10 anni – più che triplicata – osserva: “Stiamo esponendo i più deboli al massimo sacrificio”. Infine una puntualizzazione: la povertà che colpisce i bambini “colpisce di più al sud, ma impatta anche al nord e al centro più di quanto non si creda”. “Abbiamo iniziato ascoltando quello che ci dicevano i ragazzi e poi abbiamo contattato il Cnr, l’Ispra e tutti gli esperti di questioni ambientali e ci siamo resi conto che la questione ambientale è un vero e proprio problema sociale che impatta maggiormente sulle fasce più deboli della popolazione”, afferma il curatore dell’Atlante, Giulio Cederna, sottolineando il legame tra cambiamenti climatici e povertà e l’importanza di “far crescere tra i ragazzi la consapevolezza in materia. Quest’anno, per fortuna, c’è stata la ‘scossa di Greta’”.