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Bolivia: elezioni presidenziali, si profila un incerto ballottaggio tra Morales e Mesa. Organizzazione degli Stati americani chiede spiegazioni per interruzione del flusso di risultati

Dovevano essere le prime elezioni realmente incerte da quasi 15 anni a questa parte. Il primo turno delle elezioni presidenziali in Bolivia, svoltosi ieri, lo ha confermato. Evo Morales, presidente uscente e alla caccia del quarto mandato consecutivo, pur avendo ottenuto il primo posto, dovrà molto probabilmente sudarsi la conferma. Quando il conteggio rapido è giunto al 90%, Morales ha circa il 45% dei voti. Il suo oppositore, Carlo Mesa, ha circa il 37%. Per vincere al primo turno, come aveva già fatto nelle precedenti tornate elettorali, Morales deve ottenere due risultati: superare il 40%, ma anche distanziare il secondo classificato di almeno dieci punti. Invece, il voto dei boliviani si è polarizzato, non solo sul presidente uscente, ma anche su Mesa, di estrazione liberale: entrambi hanno ottenuto più di quello che prevedevano i sondaggi della vigilia. Mesa ha già esultato per il raggiunto ballottaggio. Morales ha sottolineato la vittoria del suo partito, il Movimento per il socialismo (Mas) e ha detto di confidare che il suo vantaggio aumenti quando arriveranno i risultati degli ultimi seggi di località rurali, così da evitare il secondo turno. Qualche stranezza, polemica e denuncia c’è stata durante le operazioni di scrutinio. La stessa Organizzazione degli Stati americani (osa) ha chiesto spiegazioni sul fatto che a un certo punto si è interrotto il flusso dei risultati.