“Riceviamo un appello dalla Mezzaluna Rossa Curda sulle condizioni critiche in cui versa la popolazione a Ras El Ain/Serekanye. Ci uniamo a loro nella richiesta di immediata apertura di un corridoio umanitario sicuro che consenta alle nostre ambulanze e al personale medico di raggiungere l’ospedale di Roj, al centro della cittadina assediata da giorni dalle forze armate turche”. Lo dichiara l’ong “Un ponte per” (Upp) indicando la situazione della crisi nel nord della Siria. “Dentro l’ospedale, attualmente privo di elettricità, ci sono almeno 35 persone gravemente ferite, alcune delle quali in condizioni critiche, che necessitano di assistenza immediata. Il personale medico bloccato nell’ospedale non può lavorare”. E ancora l’ong segnala che “da ieri, 18 ottobre, le ambulanze tentano di accedere alla città senza successo a causa dei ripetuti attacchi e degli intensi combattimenti nell’area”. “Le ambulanze erano riuscite ad arrivare ieri alle porte di Ras El Ain/Serekanye restando però bloccate, in attesa di poter entrare. Sono state costrette adesso a tornare indietro. È necessario intervenire immediatamente per consentire l’accesso a Ras El Ain/Serekanye al personale medico”. Upp denuncia “con forza” questa situazione e ribadisce la richiesta che “il cessate-il-fuoco dichiarato nei giorni scorsi sia effettivamente rispettato per consentire al personale medico e umanitario di intervenire, evacuare i feriti e portarli in un ospedale sicuro e funzionante per poterli curare”.