Distrofia muscolare: Uildm, con il progetto “A scuola di inclusione” la riqualificazione di 17 aree verdi con giochi accessibili ai bambini con disabilità

L’Unione italiana lotta alla Distrofia muscolare (Uildm) avvia la prima fase del progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”. Il progetto intende promuovere e favorire la socializzazione di bambini e ragazzi con disabilità per “ridurre ineguaglianze e discriminazioni” e “contribuire a rendere più fruibili e accessibili i luoghi pubblici a tutti, attraverso il coinvolgimento di 17 amministrazioni comunali, individuate dalle Sezioni Uildm locali, e altrettanti istituti scolastici per un totale di circa 1200 studenti”. Attraverso tre seminari, il progetto verrà presentato a livello locale dalle Sezioni Uildm con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e degli istituti comprensivi.
Si parte domenica 20 ottobre a Salzano (Venezia). A seguire, sabato 9 novembre, alle 12.30, in occasione dei 50 anni di attività, la sezione Uildm di Genova, terrà un seminario nella biblioteca comunale Berio del capoluogo ligure. Conclude la sezione Uildm di Arzano (Napoli) che a fine novembre ha in calendario due appuntamenti in due scuole di Scampia per presentare il progetto, che prevede la collaborazione e il lavoro in rete di una serie di soggetti attivi tra cui le 66 sezioni di Unione, 17 amministrazioni locali e gli studenti di 17 scuole sul territorio italiano. Si svilupperà in cinque fasi, per una durata totale di 18 mesi. Nella prima parte, attraverso seminari, il progetto verrà presentato a livello locale alle Sezioni Uildm con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e degli istituti comprensivi locali. La seconda fase prevede la realizzazione di attività di sensibilizzazione sul tema della disabilità negli istituti scolastici che partecipano al progetto. Poi, le sezioni dell’Unione e le amministrazioni locali individueranno 17 aree verdi e parchi da riqualificare con l’installazione di giochi accessibili ai bambini con disabilità. La quarta fase del progetto si strutturerà nell’organizzazione di eventi pubblici che vedranno la partecipazione dei “Ladri di carrozzelle”, gruppo musicale composto da membri con diversi tipi di disabilità, sia psichica che fisica, e delle scuole coinvolte nella seconda fase.
Al termine, sarà avviata un’attività di valutazione dell’impatto del progetto sul territorio.

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