
“Siamo qui non solo per avere la vostra compassione ma per difendere i diritti della nostra casa Amazzonia”: così Francisco Chagas, leader del popolo indigeno Apurinà, dello Stato brasiliano di Amazonas, descrive la sua presenza a Roma in occasione del Sinodo per l’Amazzonia. Chagas sta presenziando a vari incontri, oggi era alla conferenza stampa promossa a Radio Vaticana dal Cidse, la rete internazionale delle associazioni di sviluppo cattoliche, con sede a Bruxelles, in collaborazione con Focsiv, Repam, Globale climate catholic movement e il supporto del Dicastero vaticano per la comunicazione. “Il nostro popolo deve affrontare molte difficoltà – ha raccontato -: discriminazioni, razzismo, problemi per la mancata demarcazione delle terre, invasione dei tagliatori di legname pregiato, di pescatori illegali e di cacciatori di animali selvatici”. “Noi ci prendiamo cura della foresta perché abbiamo molto rispetto della nostra terra – ha proseguito -. Ma oggi il nostro territorio e la nostra comunità rischiano di morire”.