Papa Francesco: udienza, “Dio vuole salvare tutti”

foto SIR/Marco Calvarese

“Dio vuole salvare tutti!”. Lo ha esclamato, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata all’episodio degli Atti degli Apostoli che racconta di Pietro e dell’effusione dello Spirito sui pagani.  “Il viaggio del Vangelo nel mondo, che San Luca racconta negli Atti degli Apostoli, è accompagnato dalla somma creatività di Dio che si manifesta in maniera sorprendente”, ha esordito Francesco: “Dio vuole che i suoi figli superino ogni particolarismo per aprirsi all’universalità della salvezza”. “Questo è lo scopo”, ha ripetuto a braccio: “Superare i particolarismi e aprirsi all’universalità della salvezza, perché Dio vuole salvare tutti”. “Quanti sono rinati dall’acqua e dallo Spirito sono chiamati a uscire da se stessi e aprirsi agli altri, a vivere la prossimità, lo stile del vivere insieme, che trasforma ogni relazione interpersonale in un’esperienza di fraternità”, l’identikit del cristiano. “Testimone di questo processo di ‘fraternizzazione’ che lo Spirito vuole innescare nella storia è Pietro, protagonista negli Atti degli Apostoli insieme a Paolo”, ha spiegato il Papa: “Pietro vive un evento che segna una svolta decisiva per la sua esistenza. Mentre sta pregando, riceve una visione che funge da ‘provocazione’ divina, per suscitare in lui un cambiamento di mentalità. Vede una grande tovaglia che scende dall’alto, contenente vari animali: quadrupedi, rettili e uccelli, e sente una voce che lo invita a cibarsi di quelle carni. Egli, da buon ebreo, reagisce sostenendo di non aver mai mangiato nulla di impuro, come richiesto dalla legge del Signore. Allora la voce ribatte con forza: ‘Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano'”.

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