Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Papa alla Fao, Siria, Sinodo Amazzonia, migranti, Commissione Ue e Brexit, 76° deportazione ebrei Roma, funerali poliziotti Trieste

Papa Francesco: messaggio alla Fao, “è crudele che ci sia cibo per tutti” e “si butta via”

“Non dimenticare che c’è chi si nutre ancora in modo poco salutare”. È l’invito contenuto nella parte finale del messaggio inviato dal Papa alla Fao, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. “È crudele, ingiusto e paradossale che, al giorno d’oggi, ci sia cibo per tutti e, tuttavia, non tutti possano accedervi”, scrive Francesco: “O che vi siano regioni del mondo in cui il cibo viene sprecato, si butta via, si consuma in eccesso o viene destinato ad altri scopi che non sono alimentari”. “Per uscire da questa spirale”, propone il Papa sulla scorta della Laudato si’, “occorre promuovere istituzioni economiche e programmi sociali che permettano ai più poveri di accedere in modo regolare alle risorse di base”. Per “assimilare” uno stile di vita corretto, sostiene Francesco, “la famiglia ha un posto principale” perché “nell’ambito familiare, e grazie alla sensibilità femminile e materna, si impara a godere dei frutti della terra senza abusarne e si scoprono gli strumenti migliori per diffondere stili di vita rispettosi del bene personale e collettivo”. Su scala globale, inoltre, “l’attuale interdipendenza tra le nazioni può aiutare a mettere da parte gli interessi particolari e favorire la fiducia e la relazione di amicizia tra i popoli”, assicura il Papa. (clicca qui)

Siria: Orkan (ufficio informazione Kurdistan in Italia), “stiamo assistendo a un massacro”

“Ci sono decine di ospedali che non funzionano più, servono medici e medicine. La cosa più importante è fermare i bombardamenti in questa zona dove vivono quasi 5 milioni di persone. Se non si fermano le bombe saranno costretti a fuggire e andare in Paesi più sicuri. La Russia crei una no fly zone”. Yilmatz Orkan, rappresentante dell’ufficio informazione del Kurdistan in Italia non ha usato mezzi termini per descrivere quanto sta avvenendo nel nord est della Siria, invasa una settimana fa – era il 9 ottobre – dall’esercito turco e dalle milizie jihadiste affiliate.
“Stiamo assistendo ad un massacro”, ha ripetuto durante la presentazione – oggi alla Camera dei deputati – del Rapporto “Civili sotto attacco. Violazioni del diritto umanitario internazionale durante operazioni militari turche e di altri gruppi armati nella Siria del Nord Est”, stilato da “Un ponte per”, unica ong italiana presente in Nord Est Siria con una missione umanitaria attiva dal 2014, in partnership con la Mezzaluna Rossa Curda. “Il prossimo 30 ottobre dovrebbe esserci l’inaugurazione del Comitato costituzionale in Siria. Speriamo – ha auspicato Orkan – che per quella data possa arrivare l’invito alla componente curda. Io credo che l’Italia possa aiutarci in questa nostra richiesta e permettere anche ai curdi di portare il loro contributo alla ricostruzione politica della Siria”. (clicca qui)

Sinodo per l’Amazzonia: “il problema più grosso non è il celibato, ma gli scandali”

“Non vedo nel celibato il problema più grosso. Il problema è la nostra incoerenza, le nostre infedeltà, gli scandali, la mancanza di santità che diventano un ostacolo affinché i giovani possano seguire questo cammino”. Così mons. Wellington Tadeu de Queiroz Vieira, vescovo di Cristalândia, in Brasile, ha affrontato il tema dei “viri probati”, durante il briefing di oggi sul Sinodo per l’Amazzonia. “La mancanza di ministri ordinati non è un problema solo dell’Amazzonia, ma anche di altre regioni del mondo”, ha fatto notare il presule citando come esempio la progressiva riduzione del numero di sacerdoti in Europa. Laici, donne e indigeni gli altri “capitoli” della seconda tornata dei Circoli Minori. Venerdì la relazione finale sui Circoli Minori. Nel fine settimana i padri sinodali lavoreranno alla prima stesura del documento finale. (clicca qui)

Ocean Viking: mons. Santoro (Taranto), “dovere dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa”. Card. Czerny, “ogni settimana c’è un naufragio, anche le nostre anime stanno annegando?

“Auspico che il dovere civico e morale dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa. Taranto ha già dato in passato prova della sua grande generosità, si renda ancora una volta disponibile a questa transitoria ospitalità”. Lo ha detto l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro, commentando lo sbarco nel capoluogo pugliese, oggi, di 176 profughi, tra cui 12 donne, 4 incinte, e 33 minori, di cui 23 non accompagnati da adulti. “Mi raggiunge a Roma, dove sono per il Sinodo sull’Amazzonia – scrive mons. Santoro – la notizia dell’arrivo a Taranto della Ocean Viking, con il suo carico di umanità dolente. È vivo ancora il lutto per il recente naufragio che ha visto la stessa nave impegnata con la Marina Militare nella ricerca delle vittime. La gran parte non è stata restituita dal mare: oggi fortunatamente possiamo parlare di vita e non di morte. (clicca qui)
“Ogni settimana c’è un naufragio – Italia, Messico, Italia – ma non notiamo che le nostre stesse anime si stanno distruggendo e annegando? Preghiamo, urgentemente, per loro e per noi”. È l’appello accorato del neo cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale della Santa Sede, a proposito degli ultimi recenti naufragi, tra cui quello di Lampedusa la scorsa settimana. Alla base di questa accorata richiesta probabilmente il ritrovamento, a 60 metri di profondità, del corpo di una mamma ivoriana abbracciata al suo bambino di 8 mesi, tra le vittime del naufragio di lunedì 7 ottobre. (clicca qui)

Ue: Commissione von der Leyen rimandata a dicembre. Slitta anche la Brexit?

(Bruxelles) Da oggi è ufficiale. La Commissione guidata da Ursula von der Leyen non entrerà in carica il 1° novembre. Se proseguiranno senza ulteriori intoppi le procedure parlamentari per le audizioni dei commissari di Francia, Romania e Ungheria (nomi e date sono ancora da definire), e il voto finale di fiducia al collegio, la squadra della von der Leyen potrebbe entrare in carica il 1° dicembre. Ciò significa che l’attuale commissione presieduta da Jean-Claude Juncker sarà prorogata di un mese. Ma quello dell’avvio della nuova Commissione potrebbe non essere l’unico slittamento. L’altro, e più complesso, è relativo alla data della Brexit, fissata al 31 ottobre. Tra Ue e governo del Regno Unito non emerge ancora un accordo che dovrebbe essere votato dal Consiglio europeo del 17-18 ottobre. I capi di Stato e di governo che giungeranno all’appuntamento domani pomeriggio dovrebbero dare semaforo verde a un testo non ancora approvato, semmai lo sarà. E poi dovrebbe seguire il voto favorevole del parlamento britannico. (clicca qui)

Deportazione ebrei Roma: Liliana Segre, “parole di odio pronunciate oggi rendono vani i 6 milioni di ebrei morti nella Shoah”

Cori antisemiti e razzisti negli stadi, manifesti e video pubblicati online contro gli ebrei, saluti romani ai cimiteri, atti vandalici in prossimità delle sinagoghe. “Sono fortemente provata da questi fatti. Succede ancora. Sono 30 anni che vado nelle scuole a raccontare che cosa è stata la Shoah. 30 anni che racconto cosa ho visto e vissuto di persona. Ho perso la famiglia. Ogni parola, ogni insulto mi coinvolge, mi preoccupa. Lascia pensare che i 6 milioni di ebrei uccisi nella Shoah sono morti invano”. Sono parole di profonda amarezza quelle pronunciate da Liliana Segre nel giorno in cui a Roma si fa memoria della Deportazione degli ebrei romani avvenuta 76 anni il 16 ottobre del 1943. “Mi chiedo – aggiunge parlando al Sir – quale sia la medicina contro questo odio. Non saprei come rispondere. Non è che esiste una medicina immediata da immettere nella società, come un antibiotico, per guarire l’infezione. Purtroppo stiamo assistendo ad un male che non reagisce ad alcun antibiotico. Le parole dell’odio sono antiche, sono ripetute e sono colpa della indifferenza e dei silenzi che ci sono stati intorno alle parole dell’odio”. (clicca qui)

Poliziotti uccisi in Questura a Trieste: mons. Crepaldi (arcivescovo), “la città vi ricorderà ancora come i suoi angeli”

“Siete stati vittime di una follia che vi ha privato del futuro ricco di progetti e di sogni. Ci sono le massime cariche dello Stato a darvi il giusto e doveroso riconoscimento per il servizio che avete reso alla Patria con il sacrificio della vostra vita. La città di Trieste unita e composta ha allargato le sue braccia stringendovi in un abbraccio corale, che si è allargato ai vostri genitori, colpiti dal desolante vuoto della vostra scomparsa, così come i colleghi e gli amici”. Lo ha detto l’arcivescovo, mons. Giampaolo Crepaldi, durante l’omelia dei funerali di Stato di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi lo scorso venerdì 4 ottobre nella sparatoria verificatasi nella Questura della città giuliana. Il presule ha celebrato il rito nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, gremita di persone. “Sono certo che Trieste vi ricorderà ancora come i suoi angeli. Da voi le nuove generazioni devono imparare una lezione: che a costruire sono gli uomini e le donne pronti al servizio e al dono di sé, mentre a distruggere sono coloro che coltivano l’odio e il proprio egoistico interesse”. (clicca qui)