“Un orrore indicibile e inaccettabile”: così il Centro Astalli commenta oggi la notizia del ritrovamento, a 60 metri di profondità, del corpo di una mamma ivoriana abbracciata al suo bambino di 8 mesi, tra le vittime del naufragio di lunedì 7 ottobre. “Il mare restituisce alla nostra cieca indifferenza 12 corpi senza vita. Tra loro un bambino di 8 mesi abbracciato a sua mamma è l’orrore indicibile e inaccettabile di cui siamo tutti responsabili. Quanto assurdo dolore evitabile!”. Il Centro Astalli chiede di nuovo alla Ue: “Risponda all’ecatombe e vi ponga fine”
#Lampedusa Il mare restituisce alla nostra cieca indifferenza 12corpi senza vita. Tra loro un bambino di 8mesi abbracciato a sua mamma è l'orrore indicibile e inaccettabile di cui siamo tutti responsbili. Quanto assurdo dolore evitabile!#UE risponda dell'ecatombe e vi ponga fine pic.twitter.com/PsALPQUdLH
— Centro Astalli (@CentroAstalli) October 15, 2019