Alimentazione: Qu Dongyu (Fao), “contro eliminazione fame entro 2030 serve impegno comune”. Il 14% dei prodotti agricoli perso dopo il raccolto

“Per invertire i tassi di insicurezza alimentare in aumento e riprendere i progressi verso l’eliminazione della fame entro il 2030, abbiamo una grande sfida davanti a noi, ma possiamo raggiungere questo obiettivo se lavoriamo insieme”, sostiene il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, che in occasione dell’odierna Giornata mondiale dell’alimentazione apre la “cerimonia globale” presso la sede dell’Organizzazione, a Roma che prevede, tra l’altro, anche una conferenza dell’economista Jeffrey D. Sachs. Governi, legislatori, istituzioni; agricoltori, aziende e produttori alimentari; organizzazioni commerciali; Ong e società civile: questi i destinatari dell’appello di Qu Dongyu mentre è in corso la Decade 2016-2025 di azione sulla nutrizione delle Nazioni unite al cui interno la Giornata mondiale dell’alimentazione è stata collegata agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Diverse iniziative hanno preceduto la Giornata odierna. Tra queste, la presentazione lunedì scorso del report “The state of food and agriculture 2019” che accende i riflettori sullo spreco a livello globale: circa il 14% degli alimenti prodotti nel mondo va perso o sprecato dopo il raccolto, in fase di stoccaggio e durante il trasporto, prima ancora di arrivare alla vendita al dettaglio. Strategico, inoltre, promuovere un’agricoltura sostenibile che, oltre a produrre alimenti e altri prodotti agricoli, sia economicamente vantaggiosa per gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente, socialmente giusta. Su tutti questi fronti prosegue la collaborazione della Fao con i governi per progettare approcci all’alimentazione basati sull’agricoltura, sviluppare o migliorare programmi nutrizionali scolastici; mettere a punto programmi di sviluppo rurale.

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