Diocesi: Latina, il Consultorio familiare realizzerà per secondo anno il progetto “Percorsi di mediazione” disposto dal Ministero della Giustizia

Per il secondo anno consecutivo sarà il Consultorio familiare diocesano “Crescere insieme” di Latina a realizzare il progetto “Percorsi di mediazione” disposto dal Ministero della Giustizia. In questi giorni, la struttura diocesana ha ricevuto la notizia della vincita del bando di gara disposto dall’Ufficio interdistrettuale di Esecuzione penale esterna per Lazio, Abruzzo e Molise.
Il Consultorio diocesano dovrà realizzare dieci percorsi di mediazione penale a favore di persone adulte in messa alla prova, così come disposto dalla normativa penale. Ogni percorso sarà gestito in modo tale da favorire e realizzare momenti di incontro e di confronto tra imputati/indagati e le vittime, anche non dirette, in un contesto neutro e rispettoso delle esigenze degli interessati.
Inoltre, il Consultorio dovrà impegnarsi nella promozione della cultura della mediazione e della giustizia riparativa nell’ambito territoriale di competenza dell’Ufficio locale Esecuzione penale esterna di Latina (Ulepe). Infatti, uno degli obiettivi del progetto è quello di sensibilizzare la comunità locale verso forme di giustizia alternative fondate sulla riparazione e l’impegno civico.
In questo ambito il Consultorio diocesano ha già la sua esperienza poiché da anni ha investito energie e risorse nella mediazione penale, iniziando nel 2006 con il settore minorile grazie a un protocollo per cui prende in carico i casi inviati dal Tribunale per i minorenni. Invece, dal 2017 ha avviato un analogo servizio, dopo la stipula di un protocollo con il Tribunale di Latina e l’Ulepe pontino per la messa alla prova degli adulti, come previsto dalla legge 67 del 2014.
Questa possibilità si applica agli indagati o imputati di reati punibili fino a 4 anni di carcere, i quali possono richiedere la sospensione del processo e la successiva messa alla prova per un determinato periodo di tempo. All’esito positivo di questa prova avranno la possibilità di vedersi riconosciuta l’estinzione del reato.

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